Merate, Panzeri su viale Verdi: “Ascoltiamo tutti, ma sul progetto non arretriamo”

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Parcheggi, ciclabile e rotonde: torna a fare discutere il progetto di riqualificazione di viale Verdi

Cambia Merate torna all’attacco, ma il sindaco risponde: “Il progetto va avanti”

MERATE – “Ascolteremo ancora e modificheremo nel limite del possibile tenendo conto delle esigenze di tutti, come abbiamo peraltro sempre fatto, ma non arretreremo di un passo rispetto al progetto”. Sono le parole pronunciate dal sindaco Massimo Panzeri a seguito del dibattito che si è nuovamente acceso sul progetto di riqualificazione di viale Verdi, l’importante arteria che collega da est a ovest la città.

 

L’iter progettuale, iniziato durante la precedente amministrazione guidata da Andrea Massironi, sta proseguendo con la procedura di acquisizione delle aree private interessate dai lavori per poi arrivare all’approvazione del progetto esecutivo. Proprio nei giorni scorsi, il gruppo di opposizione Cambia Merate è tornato sull’argomento, contestando, con parole schiette e toni forti, l’ossatura dell’intervento.

La posizione di Cambia Merate

“Un’opera perfetta nel contesto degli anni ‘60 del secolo scorso, non per una Merate del 2030 – chiosano i consiglieri guidati dal capogruppo Aldo Castelli nel comunicato (per il testo integrale clicca qui)- . Lo ribadiamo, questo progetto è eccessivamente costoso, per di più anacronistico e in contrasto con le esigenze dei meratesi. Non è stata prevista una pista ciclabile, ci si è dimenticati di piantumare nuovi alberi e si falcidiano quelli esistenti nel giardino del Cdd che viene notevolmente ridimensionato. I parcheggi diffusi vengono ridotti, a discapito dei residenti e delle attività commerciali, col risultato finale di una tangenziale interna senza semafori che attrarrà traffico dalle più importanti arterie vicine, penalizzando i pedoni e la vivibilità del viale”.

Una delle due rotonde previste al posto dei semafori

Parole a cui segue anche un commento riservato al Comitato, “che, impaziente di conquistare a tutti i costi la riqualificazione, non solo ha trascurato rilevanti risvolti del progetto ma ha addirittura ostentato le scelte elettorali della competizione del maggio 2019”.

La replica del Comitato

Una presa di posizione forte a cui ha fatto seguito la risposta del Comitato che, dopo aver precisato che la politica non c’entra, ha ribadito l’impazienza di attendere da 30 ani una riqualificazione. Quanto alla pista ciclabile, “chi sostiene che non si poteva farne a meno, a prescindere dagli aspetti tecnici e in sicurezza, forse non ha considerato che avrebbe occupato tutto un lato del Viale e, se fatta in sicurezza in sede separata dalla carreggia o con un cordolo, sarebbero saltati diversi parcheggi cari ai commercianti, non solo quelli selvaggi che oggi si pretende vengano addirittura legittimati”.

Giuseppe Papaleo, presidente del comitato Viale Verdi

Per i posteggi, viene precisato che “non sono stati ridotti in generale, ma solo ridistribuiti mentre gli alberi che verranno abbattuti nell’area davanti all’asilo nido verranno piantumati, sia nell’area parcheggio che nel giardino del Cdd. “Vogliamo la ciclabile, gli alberi, i marciapiedi, meno traffico, meno gas di scarico, ma più parcheggi perché non possiamo fare 50 metri a piedi. Forse c’è un po’ di incoerenza in tutto ciò”.

Il commento del sindaco Panzeri

Parole a cui seguono quelle del sindaco Panzeri. “Su una cosa viale Verdi mette tutti d’accordo: bisogna intervenire al più presto! Lo dicono gli automobilisti, i ciclisti (pochi a dire il vero), i motociclisti, gli operatori delle ambulanze, gli autisti degli autobus e non da ultimi i pedoni che percorrono quotidianamente l’arteria principale della nostra città. Tutti costretti a gincane tra buchi e rattoppi , spesso ad inutili attese in coda ai semafori e a camminamenti ostruiti da auto in sosta selvaggia”.

Il sindaco Massimo Panzeri

Non solo. “Sono anni che si dibatte sul come e cosa fare” sottolinea il sindaco, ricordando di aver trovato già nel 2009, quando venne nominato assessore ai Lavori pubblici, una cospicua somma destinata alla riqualificazione della via, poi stralciata a causa del patto di stabilità – Semplice asfaltatura, rotonde si- rotonde no, alberi si- alberi no, più parcheggi- più marciapiedi, pista ciclabile si o no, sono tutti temi emersi in questi anni e che probabilmente non metteranno mai d’accordo all’unisono. Abbiamo scelto il percorso probabilmente più complesso e articolato; asfaltare come abbiamo fatto in via De Gasperi quest’estate sarebbe stato certamente più semplice. Vogliamo invece cambiare la via, renderla più bella e meglio servita. Per chi ci vive, per chi ci transiterà e per i chi ci lavora”.