Merate: riapre il parco di Villa Confalonieri, riportato agli antichi splendori

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Parco Villa Confalonieri Merate
Lo splendido giardino all'italiana del parco di Villa Confalonieri

Ieri, martedì, in occasione della festa patronale, la riapertura al pubblico del parco di Villa Confalonieri

Ripuliti i giardini, le aiuole e i muri per tornare all’impianto originario del parco, ulteriormente impreziosito con l’illuminazione a led e la sistemazione dei vialetti

MERATE – Il giardino all’italiana rifiorito, l’aiuola centrale del cortile d’onore ripulita e il cono visivo che dalla balconata porta al roccolo ripristinato. E’ tornato agli antichi splendori il parco di Villa Confalonieri, lo storico edificio che fino a qualche anno fa è stato sede del Comune.

Parco Villa Confalonieri
Il taglio del nastro affidato al sindaco Massimo Panzeri, al progettista Davide Maggioni e all’assessore Andrea Robbiani

Ieri, martedì, in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio (qui l’articolo sulla consegna delle benemerenze civiche), si è svolta la cerimonia di riapertura di una delle aree verdi più belle e più grandi della città. Il taglio del nastro, affidato nel primo pomeriggio al sindaco Massimo Panzeri e all’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani, è stato anticipato in tarda mattinata da una visita guidata aperta alla stampa e ai consiglieri comunali.

Parco Villa Confalonieri
Il cortile d’onore di Villa Confalonieri

A guidare i visitatori il progettista Davide Maggioni che ha illustrato, sul campo, l’intervento che ha riguardato 25mila metri quadri di verde. “Siamo partiti da un’analisi della situazione con la supervisione, con l’agronomo Luigi Bonanomi, dello stato di salute delle 346 piante presenti. Va tenuto presente che sul parco non era mai stata fatta una manutenzione di questo tipo”.

Il team di professionisti che ha curato il restauro conservativo del parco di Villa Confalonieri

L’intervento è stato di tipo conservativo, guidato cioè dall’intento di restituire il parco agli antichi splendori: “Abbiamo consultato anche del materiale d’archivio recuperato alla Fondazione Bagutti Valsecchi e ci siamo mossi per recuperare la concezione storica di questo parco, di cui si era perso traccia con lo scorrere del tempo”. Fondamentale è stata l’opera di pulizia, dei vialetti, dei muri e delle aiuole, invasi dalle erbe infestanti per restituire al parco il suo giardino all’italiana, la corte d’onore e il cono visivo fino al roccolo.

“Le piante malate sono state abbattute, come il cedro posizionato nell’aiuola d’ingresso, il cui legno è stato però recuperato per creare delle sedute”. Sono state piantumate 24 piante (di cui quattro noci per andare a integrare i castagni già presenti), 9mila bulbi di narcisi e 163 arbusti tra rododentri e azelee che andranno a riempire di colore e di bellezza il parco della villa. Non meno significativo il lavoro eseguito per mettere in sicurezza i vialetti in ghiaia (che formano un anello di circa 500 metri) e renderli percorribili, regimentando lo scolo delle acque, anche dopo la pioggia grazie alla posa di una apposito materiale compattante e stabilizzante.

Liberato dagli infestanti il muro di contenimento del giardino all’italiana del parco di Villa Confalonieri

230mila gli euro messi a bilancio per i lavori, iniziati il 4 maggio e conclusi il 6 dicembre (con la tirata a lucido del parco), con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma previsto. L’intervento, eseguito dalla ditta Demetra, ieri rappresentata da Cristian Rancati, Davide Motta e Lorenzo Mazzoleni, con la Msa partner di Roberto Sacchetto e Meschi a curare la sicurezza e l’impresa Fratelli Lacava a occuparsi dei camminamenti, ha previsto la rimozione dei giochi per i bambini prima presenti: ne verranno acquistati di nuovi da posizionare nell’area verde situata poco più giù nel vialetto, già attrezzato con tavoli e panchine, che conduce in viale Verdi. Altro valore aggiunto della riqualificazione il posizionamento di un impianto di illuminazione, prima assente, affidato alla E.S. di Terrenghi.

Visibilmente soddisfatti gli amministratori, ben contenti di poter restituire alla cittadinanza un parco pubblico di alto livello, che dovrà essere mantenuto costantemente dal Comune e curato dalla stessa cittadinanza con gesti di attenzione e di rispetto verso la natura. Ora la sfida riguarda la destinazione futura della villa: l’amministrazione comunale ha da poco affidato all’architetto Sacchetto l’incarico per uno studio sull’immobile, da cui seguiranno i ragionamenti sulla destinazione futura dell’ex Municipio. L’assessore Robbiani non ha nascosto il sogno di ricavare un bar nel cassotto, abbandonato da decenni, situato sulla destra del vialetto scendendo.

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