Airuno, taglio del nastro del parco donato dai Gilardi. Dal prof Carlo una poesia in dono

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AIRUNO – Inaugurazione con declamazione di una poesia del professor Carlo Gilardi questo pomeriggio, sabato, dell’area verde donata dai fratelli Gilardi trasformata in un parco giochi inclusivo con spazi dedicati anche all’orto.

Un appuntamento atteso, preceduto nei giorni scorsi da una piccola polemica in merito alla mancata presenza dei fratelli Gilardi, Sandra e Carlo, al taglio del nastro della struttura ricavata nel terreno da loro ceduto, di fronte alla scuola materna. “Sono andato ieri (venerdì, ndr) a trovare Carlo e l’ho trovato in gran forma – ha detto il sindaco Alessandro Milani – . Avevo invitato sia lui che la sorella alla cerimonia, ma entrambi hanno preferito non partecipare anche per via dei protocolli Covid esistenti. Avevo chiesto però a Carlo, con cui condivido la passione per la poesia, se avesse voluto scrivere una poesia su questa inaugurazione e lui non ha tradito la promessa consegnandomi una poesia da lui stessa composta e intitolata Auspici”.

Il primo cittadino ha voluto declamarla prima di procedere con il taglio del nastro. Presenti all’evento il vice sindaco Claudio Rossi che ha ricapitolato la cronistoria dell’iniziativa, dall’acquisizione del terreno effettuata dall’ex sindaco Adele Gatti alla predisposizione del progetto di realizzazione di un parco inclusivo reso possibile grazie al finanziamento regionale concesso nell’ambito del cosiddetto piano Marshall.

A prendere parola anche  la responsabile dell’ufficio tecnico Roberta Inbergamo che ha parlato della volontà di rispettare il genius loci creando un’area di connessione tra le anime agricole e residenziale del paese con questo parco. Al loro fianco, in rappresentanza della Provincia, il consigliere Felice Rocca, il vice comandante della stazione dei carabinieri di Brivio e il parroco don Ruggero Fabris, a cui è toccato il compito di benedire l’area prima del taglio del nastro.

Al termine, tutti i presenti hanno potuto ammirare l’area verde, impreziosita da giochi in legno, tavoli e panchine per la sosta e gli orti. Non solo: nel parco, intitolata alla mamma dei fratelli Gilardi, Anita Pizzagalli Magno, è stata posizionata una panchina rossa come simbolo contro la violenza sulle donne. A valorizzare ancora di più l’area le bellissime  fotografie del Foto Club Airuno: un racconto, per immagini, degli angoli più belli del paese, immortalati in diverse stagioni.

Non sono passati inosservati anche i cartelli, indossati a modo di uomini sandwich, da Guido Colombo e Sandro Lavelli, che hanno voluto riportare all’attenzione di tutti i presenti l’assenza del professor Carlo e di sua sorella. “Abbiamo provato in tutti i modo a chiedere la presenza dei due fratelli oggi qui perchè ci sembrava doveroso che prendessero parte all’inaugurazione di un parco nel terreno da loro donato. Ci hanno risposto contrapponendo i protocolli Covid, quando in altre case di riposo gli ospiti escono tranquillamente, in zona bianca, per il pranzo domenicale senza tutti questi impedimenti. Pensiamo che la libertà di Gilardi valga di più delle ragioni di tutela del patrimonio e della persona fin qui addotte per il suo ricovero in Rsa. Assumere un nuovo badante e una body guard costerebbe molto meno della retta mensile alla casa di riposo”.

 

Dal canto suo il sindaco Milani ha ribadito di aver invitato entrambi i fratelli e di essere dispiaciuto per la loro assenza all’inaugurazione: “Penso che sia comprensibile capire perchè non sono qui. Carlo era felicissimo che si sia concluso questo procedimento di acquisizione e valorizzazione dell’area e lo dimostra la bellissima poesia che ci ha scritto ad hoc per l’evento”.

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