Alghe sul fiume: il Parco Adda Nord al lavoro con Arpa

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Alghe fiume Adda

Riscontrata la presenza di macrofite su cui è appoggiato uno strato di alghe

Dopo il sopralluogo i tecnici del Parco Adda Nord hanno aggiornato Arpa, che valuterà se effettuare un’uscita con i propri esperti

IMBERSAGO – Alghe nel fiume: il parco Adda Nord sta lavorando in sinergia con l’Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, che valuterà se effettuare un loro intervento diretto in loco con sopralluogo e possibile campionamento.

Alghe Fiume Adda

Nei giorni scorsi i tecnici dell’ente sovracomunale con sede a Villa Gina hanno effettuato un sopralluogo nel tratto fluviale da Imbersago a Trezzo al fine di verificare di persona e con appositi campionamenti la consistenza degli organismi apparsi da qualche giorno sulla superficie del fiume. “Dal sopralluogo è stata riscontrata la presenza più o meno estesa di vegetazione acquatica, costituita da macrofite (piante acquatiche) sommerse, autoctone e alloctone, su cui è poggiato uno strato di alghe” fanno sapere dal Parco.

Alghe Fiume Adda

Una situazione immediatamente comunicata all’Arpa già allertata sulla vicenda negli scorsi giorni: “Ora si valuterà se ci sarà anche un loro intervento diretto con sopralluogo e possibile campionamento. Compito di Arpa, in stretta collaborazione con gli Uffici del Parco Adda Nord, sarà anche capire se quelli osservati sono, come sembrano, fenomeni naturali, fisiologici, coerenti con le condizioni attuali di portata d’acqua, di temperatura delle acque, di morfologia del fiume”.

Non solo. Dal Parco Adda Nord tengono a precisare: “Va altresì precisato che la vegetazione a macrofite è parte dell’habitat fluviale e quindi la sua presenza è indispensabile per diverse funzioni a partire dalla produzione di ossigeno. Ospita inoltre specie ittiche che vi si rifugiano dai predatori (soprattutto in questo periodo ospita avannotti), è un prezioso substrato per le specie ittiche fitofile, ossia quelle che necessitano di vegetazione come substrato per la deposizione delle uova. E’ anche una zona di alimentazione e di riproduzione per l’avifauna che, in questo periodo soprattutto, lì vi nidifica”.