Antenne 5G: dopo il caso di Osnago, 7 comuni fanno rete per varare dei piani ad hoc

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Osnago antenna telefonia mobile
La nuova antenna posizionata in via delle Marasche a Osnago

Venerdì in videoconferenza l’incontro con il consulente di Polab per la stesura di un piano condiviso tra i Comuni del Meratese

Tranchant il sindaco di Osnago : “Comuni che come Cernusco decidono di andare da soli, non vanno da nessuna parte”

 

OSNAGO – Nuove antenne di telefonia mobile: sette Comuni del Meratese fanno rete per arrivare a una pianificazione condivisa che permetta di razionalizzare le future allocazioni, puntando così anche a ridurne il numero.

Hanno risposto infatti in sette (Osnago, Lomagna, Robbiate, Paderno, Imbersago, Calco e La Valletta) all’invito lanciato dal presidente della conferenza dei sindaci del Merate Daniele Villa (primo cittadino di Robbiate) a riunirsi in una videoconferenza con relatore  Alfio Turco, fondatore e consulente della società Polab, società esperta nel settore, da anni a fianco degli enti locali nella gestione di queste problematiche.

Paolo Brivio
Il sindaco Paolo Brivio

L’idea di allargare il raggio di azione nella stesura dei piani antenne, che pur restano di competenza comunale, era stata lanciata proprio in conferenza dei sindaci da Paolo Brivio, primo cittadino di Osnago, comune dove è stata recentemente posizionata una nuova antenna 5G nella zona delle Marasche, a confine con Cernusco e dove è anche sorto un comitato contro, promotore anche di un partecipato incontro in sala civica.

Martedì 13 dicembre alle 21 in sala civica è in agenda un’altra serata, intitolata “Siamo fritti” promossa sempre dallo stesso gruppo di cittadini, capitanato da Caterina Manca, per parlare questa volta di quantità e la qualità delle antenne poste nella territorio meratese; di quali siano gli interessi veri delle multinazionali della telefonia mobile e anche delle azioni  che possono mettere in campo le amministrazioni  locali per arginare la diffusione selvaggia delle antenne.

Il relatore sarà proprio Turco, il professionista che venerdì ha già incontrato virtualmente sette primi cittadini del territorio. “Pianificare, in maniera condivisa, la posa delle nuove antenne di telefonia mobile ha senso ed è utile perché permette di razionalizzare le allocazioni nei singoli Comuni. Per questo ritengo che, su una questione così importante, Comuni che, come Cernusco, decidono di andare da soli, non vanno da nessuna parte” puntualizza il sindaco di Osnago Paolo Brivio, senza tirarsi indietro dal lanciare una frecciatina al collega del comune limitrofo Gennaro Toto  (unico sindaco tra l’altro presente al primo incontro pubblico del comitato No antenna).

Un messaggio che potrebbe essere rivolto anche altri sindaci che non hanno partecipato alla prima call convocata venerdì scorso e che potrebbero essere tentati di seguire l’esempio cernuschese, ritenendo non indispensabile, su questo argomento, arrivare a una rete condivisa e partecipata.

“Come amministrazione comunale abbiamo chiesto un preventivo tra agosto e settembre a Polab per la stesura di un piano Antenne, ma riteniamo giusto muoverci in maniera coordinata guardando al territorio con uno sguardo più ampio che può fornire vantaggi in termini di razionalizzazione degli impianti e riduzione dei costi degli stessi piani. Per questo abbiamo intenzione di riscrivere a tutti i sindaci del territorio perché se ce ne fosse qualcun altro interessato può aggregarsi anche successivamente. Ribadisco: muoversi da soli come Cernusco non ha senso. Rispetto la libertà di ciascuno, ma voglio anche dire che sempre Cernusco ha posizionato sul territorio antenne che non sta minimamente controllando”.