Barzanò, la raccolta viveri per l’Ucraina fa il pieno: 250 scatoloni di donazioni

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L’iniziativa è stata promossa dal Comune in collaborazione con Cassago chiama Chernobyl

Soddisfatto il sindaco Chirico: “I cittadini hanno mostrato la loro solidarietà e il loro buon cuore”

BARZANO’ – Ben 250 scatoloni contenenti alimenti a lunga conservazione e per bambini, oltre a un’ottima quantità di parafarmaci, disinfettanti e bendaggi, materiali sanitari di prima emergenza. Importante risultato per la raccolta viveri e materiali di pronto soccorso attivata dal Comune di Barzanò, in accordo con l’associazione Cassago chiama Chernobyl, iniziativa a cui ha partecipato una decina di 10 volontari per ogni turno, suddivisi tra la serata di mercoledì e le giornate di sabato e domenica. Per lo stoccaggio delle merci, si è inoltre attivata la Pro Loco di Barzanò.
In particolare, il risultato è stato il seguente: mercoledì 60 scatoloni, sabato 120, domenica 70.

Raccolta viveri per l'Ucraina - Barzanò

“La prima raccolta di generi da inviare in Ucraina ha dimostrato nuovamente quanto i barzanesi siano sensibili ai temi legati alla solidarietà” commenta Gualtiero Chiricò, sindaco di Barzanò. “Stiamo ricevendo chiamate da famiglie o cittadini che rendono disponibili locali per accogliere eventuali profughi. Siamo già in contatto con la Prefettura per coordinarci al meglio anche rispetto a queste necessità e nel giro di qualche giorno potremo dare informazioni più precise. Per il momento desidero ringraziare coloro che si stanno impegnando direttamente: cittadini, associazioni, movimenti politici, tutti stanno facendo attivamente la propria parte con una umanità che prova a restituire un senso a una situazione folle per gli anni che viviamo”.

Si ricorda che chiunque ospiti, a qualunque titolo, cittadini stranieri è tenuto a effettuare la comunicazione di ospitalità entro 48 ore. Tale comunicazione deve essere presentata all’autorità locale di pubblica sicurezza del luogo in cui si trova l’immobile: per Barzanò, la segnalazione deve essere fatta in Comune.
I cittadini ucraini non intenzionati a presentare domanda di protezione internazionale, o non ancora intenzionati a farlo, sono tenuti a dichiarare la propria presenza sul territorio nazionale presso la Questura di Lecco, Ufficio Immigrazione, via Leonardo da Vinci 2. Resta ferma la possibilità di presentare la domanda di protezione internazionale presso il medesimo ufficio.

Per tutto ciò che concerne il soggiorno in Italia di persone provenienti dall’Ucraina, e l’assistenza sanitaria e logistica, occorre fare riferimento alle linee guida del Ministero dell’Interno, divulgate in italiano, inglese e russo alla seguente pagina: https://www.interno.gov.it/it/info-utili-lingresso-dei-profughi-ucraini-italia
Il numero regionale assistenza Covid-19 Lombardia è 800 894 545