Brivio, intitolato il largo al dottor Ivan Mauri: “Un eroe del Covid”

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Brivio intitolazione largo dottor Ivan Mauri

Giovedì sera la cerimonia di intitolazione del largo dottor Ivan Mauri

Il vibrante ricordo delle tante persone che hanno conosciuto il medico di base, morto di Covid nel marzo 2020

BRIVIO – Davanti al suo ex ambulatorio, davanti alla sua prima casa a Beverate, davanti allo stabile che ospitava le scuole elementari frequentate dai figli e che diventerà la sede dei nuovi ambulatori.

E’ stata una cerimonia ricca di significato e densa di emozioni quella avvenuta giovedì sera,   per l’intitolazione al dottor Ivan Mauri, medico di base a Brivio e Airuno, morto di Covid nel marzo 2020, del largo davanti al centro civico di Beverate.

Brivio largo dottor Ivan Mauri

Un luogo simbolico, come ricordato dall’ex sindaco, nonché amico Ugo Panzeri, tra i promotori del comitato che si è attivato, nei mesi scorsi, per arrivare all’intitolazione di un’area pubblica in memoria del medico briviese, morto durante la prima, terribile, ondata proprio a causa di quel virus contratto mentre si occupava dei suoi pazienti.

Tantissime le persone presenti alla cerimonia a testimonianza di un legame, quello con il dottor Ivan Mauri e il suo sorriso sempre aperto al mondo, che non si è spezzato neppure con la morte. C’erano i sindaci di Brivio Federico Airoldi, di Airuno Alessandro Milani e di Calco Stefano Motta (ex sindaco di Brivio), l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Erba, città originaria del dottor Mauri, i colleghi medici a partire da Gianfranco Vicendone, il comandante della stazione dei carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza, il parroco don Emilio Colombo e i tanti pazienti che il dottor Mauri aveva visto crescere, restando sempre a disposizione per un parere e un consiglio, anche non strettamente medico.

Brivio largo dottor Ivan Mauri
La moglie Armida

Commossa la moglie Armida e i figli Rossella, Dario e Daniele che hanno poi svelato la targa che resterà a memoria anche delle future generazioni del sacrificio del dottor Mauri e della brutalità del Covid 19. “Voglio ringraziare tutti per questa cerimonia – le parole della moglie, omaggiata con un mazzo di fiori e uno scritto sintetizzante la stima e l’imperitura benevolenza dell’intera comunità per il marito – . Ivan aveva davvero la capacità di entrare nelle famiglie come un amico. Sono due le cose che voglio ricordare, in particolare, di lui: il suo sorriso e il suo abbraccio. Come medico, è entrato speso in contatto con grandi sofferenze, ma lui riusciva sempre a infondere speranza, sollievo e conforto agli altri caricando su se stesso questi dolori e queste sofferenze. Amava la vita in ogni suo senso e non posso che dire grazie anche per la scelta di questo luogo, così che la testimonianza di Ivan resti un segnale alle generazioni successive”.

Un riferimento, quella alla capacità di fare e costruire memoria, rimarcato anche dal sindaco Airoldi che nel suo lungo discorso ha parlato di un medico capace di farsi amico del paziente: “Ha dato tutto sino all’estremo sacrificio, senza cercare corsie preferenziali solo perché medico. Lo ricordiamo con il immancabile sorriso e come un operatore di pace”.
Parole di stima sono giunte anche dall’assessore Anna Proserpio di Erba, città dove Mauri era nato e che nel settembre del 2020 gli ha tributato il riconoscimento civico, l’Eufemino, alla memoria: “Di lui mi hanno raccontato la passione innata fin da piccolo per la medicina. Il Covid purtroppo ha distrutto tante cose: è giusto oggi ricordare Ivan come una persona speciale che è arrivata al sacrificio della sua vita per gli altri”.

Brivio Largo dottor Ivan Mauri

“Questi sono i veri eroi” gli ha fatto eco il primo cittadino di Airuno Alessandro Milani, sottolineando i quotidiani gesti d’amore del camice bianco in servizio anche nel suo paese nello stare vicino alle persone. “Lo portiamo oggi nel cuore”. Non meno sentito l’intervento del collega di Calco, Stefano Motta, per due mandati sindaco a Brivio: “La nostra società ormai vive di simboli. Questo sarà un simbolo importante della vita e della testimonianza di un uomo nonché di una pandemia epocale”.

Brivio Largo dottor Ivan Mauri
Ugo Panzeri

Ed è proprio ai mesi devastanti dell’emergenza sanitaria che si è riallacciato l’ex sindaco di Brivio Ugo Panzeri rivolgendo l’auspicio che questo slargo resti non solo a imperitura memoria dell’amico Ivan, ma rappresenti anche un monito affinchè la sanità pubblica non si faccia trovare più impreparata e disarmata di fronte a una nuova eventuale pandemia.

“Ivan lo sapeva, come lo sapevamo anche noi che rischiavamo la vita ogni giorno” le parole commosse dell’amico e collega Gianfranco Vicendone, che ha voluto sottolineare come anche ora manchino tutti gli strumenti per affrontare adeguatamente una pandemia che non è ancora finita. “Sono contento che resterà nella storia. Ivan è con noi ogni giorno e lo vediamo ancora come un’immagine gioiosa e sorridente. Dal cielo, guardandoci, si farà una bella risata perché Ivan era così”.

Generoso, umano, capace di creare empatia con chi aveva di fronte: “Prendersi cura degli altri è la cosa più importante. Ce lo ricorda Gesù che nella tradizione viene dipinto anche medico che si è preso cura degli altri” le parole del parroco, don Emilio Colombo, anche lui presente a una cerimonia che ha unito in un ricordo commosso e sincero più di una comunità.