Casatenovo, Galbiati si appella ai cittadini: “Monitorate a distanza i vostri vicini soli o anziani”

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Sono circa 60 i casi accertati di infezione da Covid 19 registrati in paese

“Questa emergenza cambierà anche l’impostazione dell’attività del Comune nel futuro: ora non servono rotonde nuove, ma stare vicino alle famiglie e ai lavoratori”

 

CASATENOVO – Un aggiornamento sui casi accertati di infezione da Covid 19, ma anche una più ampia riflessione su quello che questa emergenza sanitaria sta comportando e su quello che comporterà in futuro. Il sindaco Filippo Galbiati ha voluto rivolgersi alla cittadinanza con un comunicato per fare il punto della situazione. A oggi sono circa 60 le persone residenti a Casatenovo risultate positive al tampone del coronavirus mentre una decina sono quelle poste in sorveglianza attiva da parte di Ats. Anche a Casatenovo purtroppo si sono registrati dei decessi.

Il grazie alla comunità

“Alle famiglie va un sentito cordoglio da parte di tutta Casatenovo”. Galbiati ha poi voluto ringraziare diverse persone. Dal parroco, don Antonio e da tutta la comunità pastorale per le diverse modalità individuate per non far mancare la vicinanza della Comunità pastorale a tutti i casatese ai medici di medicina generale e le pediatre che sono impegnati in una sfida difficile nel nostro territorio; a Retesalute, la Protezione civile, la Pastorale Giovanile, la Cri, l’Associazione Commercianti di Casatenovo che in vari settori offrono servizi per le persone in difficoltà senza dimenticare le aziende di Casatenovo (Colorificio Limonta, Gioielleria Colombo) che hanno donato presidi di protezione poi distribuiti alla Rsa e all’Ospedale Mandic.

L’appello ai cittadini

Il primo cittadino ha poi voluto lanciare un appello di solidarietà sociale a tutti i cittadini. “E’ importante che in ogni via, in ogni quartiere, in ogni frazione di Casatenovo, le persone che stanno bene si occupino di monitorare a distanza quei cittadini, quei vicini di casa che sono magari soli e anziani, hanno bisogno di noi. Vi chiedo di attivarvi giornalmente per telefonare loro, verificare puntualmente le loro condizioni e i loro bisogni e segnalarli all’Ufficio sociale o agli amministratori comunali che conoscete. Vi chiedo di darci così una mano per arrivare a tutti”.

Da cambiare anche l’impostazione dei Comuni

Un atteggiamento, quello nei confronti del prossimo, che la stessa amministrazione comunale dovrà mutuare anche per quello che la riguarda più da vicino, dirottando i fondi finora stanziati per una rotonda o una pista ciclopedonale per stare vicino alle famiglie ed ai lavoratori che vivranno periodi difficili, dal punto di vista economico. “Siamo difronte a una vicenda epocale, ci vuole una risposta forte, chiara e decisa. In attesa dei provvedimenti governativi per le persone che non lavorano e per i Comuni, apriamo una discussione seria per dirottare risorse anziché ad investimenti comunali, che pur sono importanti ma potranno aspettare, alla priorità dei prossimi mesi: ovvero sostegno economico a chi non lavora, ai nostri commercianti, alle nostre aziende”. .

Stare a casa per contenere l’epidemia

Infine, Gabiati ha rinnovato l’invito a stare in casa osservando le disposizioni di Regione e Governo. “Difficile trovare note positive quando sono centinaia al giorno i morti in Lombardia per Covid. Ma vi garantisco che le misure restrittive servono e funzionano. Per gestire i casi gravi abbiamo bisogno di questo, di ridurre la pendenza di quella benedetta curva, di dare tempo alle strutture sanitarie e non portarle all’eccesso della saturazione. Eccezionale è il lavoro del Mandic e nell’ospedale meratese dell’Inrca, riferimenti anche per la bergamasca. Insomma stiamo nelle nostre case e troviamo modi diversi e nuovi per stare vicini a chi è solo, a chi ha perso o perderà il lavoro, a chi ha chiuso il negozio e l’azienda e non sa ancora quale sarà il suo futuro. Di certo quel futuro è il futuro della nostra comunità ed andrà pensato assieme, ciascuno per la sua parte.”