Caso Gilardi. Il sindaco di Airuno scrive all’on. Sisto: “Grazie per il supporto istituzionale”

Tempo di lettura: 2 minuti
il sindaco Alessandro Milani

Il sindaco interviene sul caso Gilardi dopo la risposta in Parlamento fornita dal sottosegretario Sisto

Milani ha ricordato l’onda mediatica scatenata anche contro il Comune di Airuno dai servizi televisivi andati in onda

AIRUNO – Una lettera per ringraziare e complimentarsi con il sottosegretario di Stato Paolo Francesco Sisto per la minuziosa risposta fornita all’interpellanza urgente presentata dall’onorevole Gian Mario Fragomeli sul caso Gilardi (qui l’articolo). E’ quanto ha scritto il sindaco di Airuno Alessandro Milani esprimendo “gratitudine per aver articolato e illustrato in modo completo ed esaustivo” la vicenda relativa all’anziano professore airunese, ospite dalla Rsa Airoldi e Muzzi dalla fine di ottobre del 2020.

carlo gilardi
Carlo Gilardi

Nella missiva, inviata per conoscenza anche al capo di gabinetto, il sindaco ha voluto ricordare come la stessa amministrazione comunale di Airuno e gli uffici fossero stati travolti, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, dall’onda mediatica scatenata dai servizi della trasmissione televisiva Le Iene con l’opinione pubblica letteralmente spaccata a metà tra chi sosteneva e sostiene che il ricovero in Rsa sia stato una sottrazione della libertà personale di Carlo Gilardi e chi, ricordando anche il processo ancora in corso per circonvenzione di incapace con vittima lo stesso Gilardi, ha invece sempre difeso questo percorso come unica tutela possibile alla persona e alle proprietà del professore airunese.

Una tesi, quest’ultima, ribadita anche nella risposta fornita dal sottosegretario Sisto all’onorevole Fragomeli, tanto che il sindaco, sempre nella lettera, ribadisce di aver “apprezzato la sua risposta e il supporto istituzionale da parte dello stato nei confronti della serietà e del quotidiano lavoro del Comune di Airuno”.

Il sindaco ha poi ricordato la lettera inviata nel dicembre 2020 al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ricordare “l’ingiustificata campagna di denigrazione mediatica che non era attinente alla realtà dei fatti ma che aveva scatenato da più parti d’Italia un’ondata di odio a maggior ragione in un momento storico difficile e complesso come quello pandemico”.