Cernusco, 23 casi di contagio. La Giunta riattiva i buoni spesa per le famiglie in difficoltà

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Il sindaco di Cernusco, Giovanna De Capitani

Il sindaco De Capitani invita al rispetto delle regole: “Nessuno spostamento se non necessario”

Riattivati molti servizi per le persone anziane o in isolamento domiciliare

CERNUSCO – 23 casi di contagio da Covid-19 con un solo ricovero ospedaliero e altre 11 persone in isolamento domiciliare. Con 86 casi di contagio in paese dall’inizio della pandemia. Sono i dati sull’andamento dell’epidemia da covid diffusi ieri, sabato, dall’amministrazione comunale che si è mossa per riattivare i servizi ai cittadini già utilizzati i mesi scorsi anche con la collaborazione di persone volontarie. In particolare, per quanto riguarda le persone anziane o in isolamento domiciliare, sono stati riattivati i seguenti servizi come la consegna della spesa a domicilio per persone over 75, residenti e sole, la consegna farmaci a domicilio, l’attivazione pasti caldi al domicilio, il servizio assistenza domiciliare per anziani e quello di teleassistenza per anziani nonché l’erogazione pacchi alimentari per famiglie in difficoltà.

I buoni spesa per le persone in difficoltà

“Questa mattina (sabato, ndr) la Giunta, riunitasi da remoto, ha deliberato anche la riapertura del bando per la richiesta ed erogazione dei buoni spesa per le famiglie che si trovano in difficoltà economica per effetto dell’emergenza sanitaria o per aggravamento della precarietà e fragilità ordinaria”.

La zona rossa

Una scelta che sottolinea la gravità del momento, in cui l’intera Lombardia è stata inserita dal Ministro della Salute in area rossa. “Questo significa il massimo livello di gravità nazionale che interessa tutto il nostro territorio. Per questo motivo ogni nostra limitazione e ogni nostro sacrificio deve essere orientato a raggiungere il principale obiettivo di fermare l’incremento dei contagi e limitare le conseguenti ripercussioni sul piano sanitario e socio-assistenziale. Mi appello al senso di responsabilità dei cittadini e alla consapevolezza che siamo tutti insieme chiamati ad un’azione determinante per la nostra salute. Non dobbiamo trovare scusanti o inutili pretesti per uscire di casa senza comprovate ed urgenti motivazioni”.

Solo spostamenti per necessità

De Capitani ribadisce: “All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso Comune che verso Comuni limitrofi, ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare l’accompagnamento dei bambini al Nido, alla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria e la sola prima classe della Scuola Secondaria di Primo Grado dove è contemplata la didattica in presenza. Sono sospese tutte le attività di doposcuola, catechismo o altre rivolte ai bambini e non legate alla specifica didattica. Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti”.

Prestito bibliotecario a domicilio dal 14 novembre

Gli uffici comunali sono chiusi al pubblico ma è possibile fissare un appuntamento per i casi di urgenza e necessità. Anche la Biblioteca Comunale resta chiusa ma è stato attivato un servizio di consegna dei libri al domicilio su prenotazione a far data dal 14 novembre.
L’ufficio di Polizia Locale è a disposizione per rispondere alle richieste e alle segnalazioni dei cittadini, anche in caso di dubbi interpretativi delle normative vigenti. “A tal proposito intendo ringraziare gli Operatori di Polizia Locale e tutti i Dipendenti Comunali che stanno lavorando intensamente per gestire ed organizzare i diversi servizi nonostante il ridotto numero di personale in presenza e l’incremento delle mansioni ricadute sugli uffici comunali”.