Cernusco, pendolari a confronto: “Gli sfoghi non bastano, bisogna farsi sentire”

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I pendolari presenti ieri sera all'incontro a Cernusco

Riunione del comitato pendolari del Meratese ieri sera, lunedì, per parlare di un servizio peggiorato ed inefficiente

Già convocato un incontro il 12 dicembre a Osnago alla presenza di tutti i sindaci del territorio: “La Regione deve svolgere il suo ruolo di authority”

CERNUSCO – “Su Facebook sono tutti leoni da tastiera. Il nostro gruppo conta 900 iscritti. Poi quando si tratta di prendere parte a una manifestazione, siamo i soliti quattro gatti”. Pendolari a confronto ieri sera, lunedì, in sala civica a Cernusco per discutere quali azioni intraprendere di fronte ai continui e ripetuti disservizi del trasporto ferroviario. Promosso dal gruppo Insieme per Cernusco, l’incontro ha visto protagonisti Francesco Ninno portavoce del comitato pendolari del Meratese e Dante Segrini, componente del gruppo nonché esperto del settore.

Dante Negrini, Francesco Ninno e il sindaco Giovanna De Capitani

Il sindaco Giovanna de Capitani ha introdotto la serata sottolineando come le stesse istituzioni siano spesso spiazzate di fronte alla situazione in cui è ridotto il trasporto pubblico ferroviario. “Sono disagi che penalizzano, tra l’altro, anche a livello economico un territorio ricco e operoso come quello brianzolo e lombardo” ha ribadito il primo cittadino, annunciando un incontro in programma il 12 dicembre a Osnago alla presenza di tutti i sindaci del Meratese.

Scarsa partecipazione dei pendolari alle iniziative

Oltre ad evidenziare gli ormai noti nei del servizio di trasporto pubblico, l’incontro è servito per mettere in luce anche altre fatiche con cui devono confrontarsi quotidianamente i pendolari. La prima, la più sentita, quella della scarsa partecipazione.

Il portavoce Francesco Ninno

“Abbiamo poco peso e poco supporto da parte degli stessi pendolari e della stampa. Le lamentele su Facebook non si tramutano quasi mai in un impegno a partecipare e a essere presenti. Lo scorso anno abbiamo promosso una manifestazione insieme a tutti i comitati pendolari della Lombardia. Al netto dei portavoce dei comitati eravamo in pochissimi. E si trattava di spendere mezz’ora del proprio tempo a Milano Porta Garibaldi, dove, peraltro trascorriamo ore di tempo in attesa dei treni in ritardo”. Nel mirino dei pendolari Trenord, azienda partecipata da Regione e Ferrovie Nord, che ogni anno chiude il bilancio in utile: “Mi verrebbe da fare un gioco di parole e dire che è un’azienda anche inutile. Non possiamo continuare a convivere con questi disagi”.

Il ruolo di Authority di Regione Lombardia

Dante Segrini ha invece voluto porre l’accento sul ruolo chiave di Regione Lombardia: “Come authority dovrebbe vigilare e governare non solo il servizio di trasporto affidato a Trenord ma anche la manutenzione delle infrastrutture, di competenza di Rfi. Sulle nostre linee viaggiano treni dell’età media di 40 anni. Peccato che invece tutto questo non venga fatto, dando grande risalto all’acquisto di nuovi treni”. Ninno ha aggiunto: “Le riunioni dei tavoli di quadrante si sono trasformate in conferenze stampa monodirezionali dell’assessore regionale Claudia Terzi. Nel corso dell’ultima, settimana scorsa, abbiamo presentato un elenco di richieste e ci sono state date pochissime risposte. E’ ovvio che se però a mobilitarsi siamo sempre i soliti, non cambierà mai nulla. Per questo siamo qui a chiedere supporto di tutti i pendolari e l’appoggio di tutti gli amministratori. Perché questa è una battaglia che non ha e non deve avere un colore politico”.

Sul tavolo diverse proposte

L’amministrazione comunale di Cernusco si è detta disponibile a svolgere il proprio ruolo, dando la disponibilità della sala civica per le riunioni del comitato pendolari del Meratese. Tra i presenti c’è stato chi ha chiesto di portare avanti una “lotta” più dura.

Il sindaco di Cernusco Giovanna De Capitani

Katia, pendolare e sindacalista, ha specificato: “Ben vengano riunioni e incontri, ma penso che bisogna iniziare a proporre azioni di protesta più forti per riuscire a essere più incisivi”. Tra le proposte, buttate sul tavolo, quella dello sciopero del biglietto. “Non la possiamo sostenere e proporre perché è un comportamento illegale. I comitati nascono e sono previsti proprio dal contratto di servizio per il trasporto pubblico”. C’è poi anche un altro motivo per cui il Comitato ha sempre rifiutato di percorrere questa strada: “Non riusciamo a essere compatti e uniti. Già non riusciamo a riempire le sale quando ci incontriamo. Figuriamoci a proporre una cosa del genere. Il problema è serio e drammatico e rischia di logorare tutti, iniettando sfiducia e depressione”.

Scartata almeno per ora l’ipotesi della class action

Tra le proposte è stata scartata, almeno per ora, quella della class action o di un ricorso legale contro Trenord visto i costi dell’iniziativa. “Per sostenerli bisognerebbe essere in tanti. E noi per ora siamo sempre i soliti”.

Guido Raos, ex portavoce del comitato dei pendolari del Meratese

Presente tra il pubblico anche Guido Raos, consigliere comunale a Osnago ed ex portavoce del comitato pendolari del Meratese che ha posto l’accento su un altro problema imputato a Trenord: quello della scarsa informazione. “Pensate che hanno deciso di aggiornare la App di giorno, rendendo inutilizzabile il servizio per ore. Questo la dice lunga”.