Dopo il caso Motta, il collegio Villoresi Merate guarda avanti con il nuovo preside

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Don Sergio Massironi, rettore del collegio Villoresi di Merate con Danilo Piazza, preside dell'istituto che fu delle Dame Inglesi

Intervista doppia al rettore don Sergio Massironi e al neo preside Danilo Piazza

“Motta? Per noi è stata una questione lavorativa. Guardiamo al futuro di questa scuola, in cui crediamo molto, consapevoli della grandissima eredità, anche spirituale, lasciata dalle Dame Inglesi”

 

MERATE – “Crediamo in questa scuola. Siamo due meratesi e siamo al lavoro per migliorare e rendere ancora più appetibile questo istituto, che raccoglie il prezioso testimone delle Dame Inglesi”. Don Sergio Massironi, rettore della sede meratese del Collegio Villoresi e il neo preside Danilo Piazza, guardano avanti nonostante il terremoto che a dicembre ha scosso l’istituto dell’ex Dame Inglesi. La vicenda dell’ex preside Stefano Motta sembra ormai lontana, vissuta come una questione professionale che non deve tracimare nel personale. “Per noi è stata una questione lavorativa e come tale la stiamo affrontando. Non vogliamo addentraci in questioni personali e volutamente ci siamo tenuti fuori dai chiacchiericci”.

Un nuovo preside in corso d’anno

“Il cambio di preside in corsa è stato sicuramente l’aspetto che più ha sorpreso e colpito – ammette il sacerdote, molto conosciuto in città anche per essere il figlio dell’ex sindaco Andrea Massironi -. Ed è stata una scelta voluta. Abbiamo cioè preferito far coincidere il cambio di preside non con il cambiamento di anno scolastico ma solare. Questo per dare alla nuova figura la possibilità di entrare nella vita ordinaria della scuola senza creare contraccolpi. Una sorta di transizione per creare le condizioni per iniziare il prossimo settembre un nuovo metodo di lavoro, fortemente partecipativo, continuativo e in team”.

Maggior raccordo con Monza

Una decisione presa in nome di una maggiore continuità e di un maggior coordinamento con Monza alla luce di quella che potrebbe essere un nuovo organigramma del Collegio Villoresi nei prossimi anni: “L’idea, per ora ancora embrionale, è quella di prevedere un unico dirigente per i Collegi di Monza e di Merate, suddivisi non più in base alla territorialità bensì per ordine di scuola. Il che vuol dire che una persona sarà il riferimento per entrambe le materne, una per il ciclo della primaria e secondaria di primo grado e una infine per le scuole superiori di secondo grado, realtà presente solo a Monza”.

Don Sergio Massironi in occasione della messa di inaugurazione dell’anno scolastico 2019 -20

Per il rettore, chiamato lo scorso settembre, a raccogliere il testimone di don Romano Crippa la maggior sinergia con Monza sarà indubbiamente un vantaggio, anche banalmente per gestire le emergenze: “In un contesto sociale in cui gli oratori arrancano, il Collegio Villoresi vuole rappresentare un’offerta formativa cattolica di qualità. La sinergia tra le due sedi può portare indubbi vantaggi per preservare le eccellenze”.

Un’offerta formativa cattolica di qualità

Non solo. “Il Collegio Villoresi propone una visione umanistica che parte dal patrimonio cattolico. La nostra punta di diamante sarà il liceo classico contemporaneo, dove si studierà latino, greco ed ebraico. Il nostro approccio educativo parte dalla cura di ogni studente, visto e inteso nella sua unicità. Ogni bambino dovrà insomma trovare la sua via all’apprendimento senza che eventuali fragilità diventino dei nei. Per questo punteremo ancora di più sul digitale con l’active learnig, sull’insegnamento delle lingue straniere attraverso docenti madrelingua convinti che questo istituto debba essere una scuola italiana internazionale, capace di aprire al mondo. Aspetti cruciali, legati anche al continuo sviluppo della nostra attività sportiva, non solo tramite i campus ma anche con un liceo scientifico sportivo”.

Una scuola che i meratesi chiamano ancora Dame Inglesi

Consapevole di quanto i meratesi siano ancora legati alla scuola inaugurata nel lontano 1889 delle Dame Inglesi, don Sergio ribadisce impegno e cura per preservare la peculiarità meratese dell’istituto, sapendo che dei meri copia e incolla di modelli, seppur virtuosi, non funzionano. “Siamo perfettamente consci di quello che significa questa scuola per il Meratese. La Diocesi di Milano ha raccolto il testimone delle Dame Inglesi che per fatica non riuscivano più a portare avanti l’attività scolastica, svolta con cura, dedizione e rigore. Il passaggio al Collegio Villoresi, datato 2007, non è avvenuto così come può cambiare il logo di un supermercato. Abbiamo raccolto un’eredità che è innanzitutto spirituale e che incarna anche i valori della femminilità della figura di Mary Ward che abbiamo ricordato proprio nei giorni scorsi”.

Nessuna chiusura di Merate

Tra le preoccupazioni più profonde, legate all’improvviso cambio di guida all’interno dell’istituto, c’era anche quella che intravedeva in questo percorso una possibile chiusura della sede meratese del Collegio. Un’ipotesi che don Massironi scarta con vigore: “Il collegio Villoresi è un collegio arcivescovile. E la diocesi sta investendo su queste scuole. Lo dimostra il fatto che ha nominato rettori quarantenni. Un segnale di discontinuità con il passato che va nella direzione di rafforzare questi istituti. Dalla collaborazione con Monza, Merate può solo guadagnarci, partendo proprio della forte eredità di questa scuola, a cui tutti noi siamo radicati. Merate rientra nel sistema dei collegi arcivescovili ed è quindi oggetto della gamma di attenzioni della Diocesi. Monza e Merate dovranno avere ora una visione di insieme, con un lavoro trasversale a partire proprio dalla presidenza”.

Dal 7 gennaio la guida del preside Piazza

Il preside Danilo Piazza nel suo ufficio di presidenza

Da qui la scelta di portare a Merate Danilo Piazza, dal 2004 dirigente della scuola superiore di primo grado di Monza. Seduto sulla poltrona più importante della scuola situata in via Monsignor Colombo di fatto dal 7 gennaio, Piazza parla di un’accoglienza positiva e serena. “In queste prime settimane ho incontrato i genitori, il consiglio di istituto, il collegio docenti. In tutti ho visto una gran voglia, anzi direi proprio, il bisogno di confrontarsi per scrivere insieme il futuro di questa scuola. Sono convinto che sia necessario stringere un patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia per tenere monitorati di continuo i problemi connaturati al percorso dell’educazione. Una strada che non può essere priva di fatiche che vanno però gestite e affrontate insieme in un’ottica di evoluzione e crescita”.

Un dirigente non nuovo a Merate

“Mi sono inserito in questa scuola con grande delicatezza, utilizzando queste prime settimane per ascoltare, incontrare e comprendere tutti. Devo anche precisare di non essere completamente nuovo a quest’ambiente visto che, grazie a delle collaborazioni formative rivolte in particolar modo all’orientamento scolastico, avevo già avuto modo di conoscere le suore e diversi docenti. Per me si tratta sicuramente di un incarico nuovo e più ampio di quello avuto finora che continuo, tra l’altro, a mantenere. Una nomina che mi ha imposto di rimettermi in discussione, uscendo da quella che viene chiamata confort zone. Una fatica innegabile che ha però portato ricchezza, innescando voglia di fare e fermento creativo”.

Il successo dell’open day del 18 gennaio

Un entusiasmo visto anche nell’ultimo open day andato in scena il 18 gennaio. “Abbiamo riscontrato un’apertura di credito e una grande fiducia per la scelta effettuata. Anche a livello di numeri, possiamo dire che l’edizione 2020 si è contraddistinta per una maggiore partecipazioni di famiglie rispetto al 2019. Di queste, indicativamente, il 70% sono persone nuove, che non conoscevano prima di quell’occasione il mondo del Villoresi”. Per Piazza genitori, docenti e studenti hanno vissuto bene il cambio di guida. “Con i genitori abbiamo tenuto un incontro apposito a metà gennaio. Proprio da loro abbiamo ricevuto una grande spinta ad andare avanti, entusiasmo e voglia di partecipazione. Quanto agli studenti, beh sì, devo dire che i più spregiudicati sono stati alcuni di loro che si sono affacciati alla porta della dirigenza per vedere che faccia avessi e mi hanno chiesto in maniera diretta: “Allora, sei tu il nuovo preside?”.

Apertura di credito dagli insegnanti

Dagli insegnanti ho ricevuto un’apertura di credito, declinata senza dubbio con una certa prudenza, comprensibile come ogni volta che cambia il “capo”. Devo dire che, giorno dopo giorno, vedo la guardia abbassarsi anche perché la mia porta è sempre aperta e ogni giorno ricevo e mi consulto con i docenti. In fondo, l’idea di portare a Merate un preside di Monza, anche se io risiedo qui, nasce proprio dalla volontà di creare sinergie tra le due anime del Collegio Villoresi”.
Due docenti si sarebbero però dimessi all’indomani dell’allontanamento dell’ex preside Motta. “Sì, è vero – conclude don Sergio riprendendo in mano il discorso -. Può capitare che docenti, presidi e rettori prendano altre strade. Ma la scuola resta come istituzione e ha i ragazzi al centro. A noi interessa una scuola che ragioni e dialoghi come team in quest’ottica”.