Fuggita dall’Ucraina, Alina dà alla luce il suo piccolo Egor a Merate

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Mamma Alina tiene sul grembo il suo piccolo Egor

Lieto fine a Merate per mamma Alina, fuggita da Chernigov, ha dato alla luce il suo piccolo a Merate

Ospite di conoscenti a Cernusco Lombardone, ieri ha abbracciato il suo Egor nato al Mandic

MERATE – Dopo giornate drammatiche in fuga dal proprio paese, il lieto fine è arrivato insieme ad fiocco azzurro nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Merate dove la neo mamma Alina ha dato alla luce il suo piccolo Egor.

La donna era partita da Chernigov in Ucraina, con il suo primogenito di otto anni accompagnata da altre donne con bambini in fuga dalla guerra. Dopo tre giorni di viaggio in pullman è arrivata a Cernusco Lombardone ospitata da una famiglia di conoscenti.

Ieri la nascita del bimbo che aveva in grembo, arrivato al termine naturale della gravidanza. Alle 15.33 il piccolo Egor ha emesso il suo primo pianto, mentre mamma Alina era assistita dalle ostetriche dell’ospedale meratese.

L’ostetrica Marinella Miselli

“Siamo riusciti ad attivare un’ottima relazione con la Signora Alina, nonostante non parli italiano né inglese. Alina è stata molto collaborativa e ci è apparsa tranquilla, forse anche perché era al suo secondo parto – racconta Marinella Miselli, ostetrica Ospedale – Accanto a me la collega Betti Pirola con la ginecologa Anna Biffi e il Primario Gregorio Del Boca. Inutile dire che è stata una nascita particolarmente emozionante per tutti noi. Come sempre stiamo facendo del nostro meglio per far sentire la mamma con il suo bambino a casa. Se nulla osta, verrà dimessa giovedì, dopodomani, dove verrà ospitata da una famiglia di Cernusco Lombardone”.

Si tratta del secondo bimbo nato nel lecchese da madri ucraina fuggite in queste settimane alla guerra in corso: la prima nascitura era stata Yana, nata all’ospedale di Lecco il 21 marzo scorso (vedi articolo).

“Un altro lieto evento, questa volta al Leopoldo Mandic di Merate, che illumina questi giorni funestati dalla guerra – sottolinea Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco – Benvenuta in Italia a mamma Alina e al piccolo Egor”.