“Giù le mani dagli alberi”: sotto la pioggia il sit in davanti alla riserva di Sartirana

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Sit in lago di Sartirana
Il sit in di questa mattina, domenica, alla riserva di Sartirana

Neanche la pioggia ha fermato il sit in promosso dal Comitato Civico Ambiente

“Chiediamo perizie e documenti sui tagli degli alberi avvenuti a gennaio nella riserva di Sartirana, che non è un giardino privato”

MERATE – “Siamo qui perché abbiamo ricevuto la segnalazione di nuovi tagli di alberi nella riserva del lago di Sartirana. E vogliamo ribadire che, essendo un’area protetta, qui non si può agire come se si fosse in un giardino privato”. Neanche la pioggia battente ha fermato questa mattina alcuni rappresentanti del Comitato Civico Ambiente che si sono dati appuntamento davanti alla foce del lago per dire no, con tanto di striscione, al taglio indiscriminato degli alberi e più attenzione e rispetto delle normative e delle leggi che regolano l’area della riserva.

Albero da tagliare riserva del lago di Sartirana
Gli alberi contrassegnati con una X rossa, prossimi al taglio

15 alberi tagliati a gennaio

“Fuori le motoseghe dalla riserva” e “Giù le mani dagli alberi” gli slogan coniati per chiedere in primis all’amministrazione comunale, ente gestore della riserva, dei chiarimenti in merito ai primi tagli di alberi registrati a gennaio e ai nuovi episodi, ancora da verificare, segnalati negli ultimi giorni. “A gennaio sono stati tagliati 15 alberi adulti. Non sappiamo perché questo taglio sia avvenuto, quali siano stati i motivi che abbiano portato a questa decisione. Vogliamo sapere se sono state effettuate delle perizie e per questo abbiamo chiesto con una mail, inviata al Comune e per conoscenza a Regione e Polizia provinciale, tutta la documentazione necessaria” puntualizza Elena Calogero, presidente del sodalizio nato nel 2019 come collettore delle segnalazioni e delle istante dei cittadini in materia di rispetto ambientale.

Alberi tagliati riserva naturale lago di Sartirana
Una delle piante tagliate in riva al lago di Sartirana, all’interno della riserva naturale

Le osservazioni presentate nella Vas

Già lo scorso anno il Comitato aveva segnalato alcuni tagli di alberi effettuati sempre nella riserva, chiedendo delucidazioni che di fatto non sono mai arrivate dagli enti coinvolti. “Eppure questo non è un giardino privato e neppure un parco pubblico” ribadisce Calogero che l’8 gennaio ha partecipato alla prima riunione della Vas, valutazione ambientale strategica, convocata per discutere del nuovo piano di gestione della riserva del lago di Sartirana (per il verbale della prima riunione, CLICCA QUI).

La società Idrogea, su incarico del Comune, sta redigendo il nuovo piano che dovrà superare anche alcune discrasie presenti in quello attuale, con la presenza di due zone A e B, in cui sono presenti regole diverse. “Bisogna uscire dal concetto che questo sia un giardino pubblico dove è possibile venire a fare quattro passi con il cane. Una riserva naturale impone il rispetto di norme e regole ben precise a tutela della biodiversità e della ricchezza della flora e della fauna del lago”. Un problema complesso che va a intersecarsi inevitabilmente con quello del risanamento delle acque dello specchio lacustre, intervento la cui urgenza è stata resa evidente in maniera plastica dalla moria di pesci registrata lo scorso mese di agosto.

Il consiglio di gestione e le sedute a porte chiuse

Al sit in ha preso parte anche Ernesto Passoni, assessore all’Urbanistica durante l’amministrazione guidata da Giovanni Battista Albani: “Guardando le sezioni degli alberi tagliati a gennaio, non sembrano marci. Vorremmo proprio capire perché sono stati tagliati. Non si capisce neppure quale sia stata la catena di comando”. Una sottolineatura che va di pari passo con la richiesta di maggiore trasparenza sul tema: “Le sedute del consiglio di gestione della riserva naturale avvengono a porte chiuse e i verbali non sono visibili. Esisteva un Comitato tecnico scientifico che non è stato rinnovato con la nuova amministrazione comunale” ha aggiunto sottolineando la presenza, lungo il perimetro del lago, di cartelli di divieto con indicazioni contrastanti (su tutte quella sulla possibilità di portare a spasso i cani, concessa sul finire del mandato dall’amministrazione Massironi e poi revoca a seguito dell’intervento della Regione) rispetto a quelli affissi alla foce.

Un comitato che vuole essere proattivo

“Chiediamo di essere coinvolti e di poter esprimere le nostre impressioni su quello che può essere migliorato. Non siamo in contrapposizione all’amministrazione comunale, anche se finora come risposta abbiamo ricevuto solo del silenzio”.

Presente al sit in anche un consigliere del Consiglio di gestione che ha spiegato come gran parte delle attività proposte dall’ente in sinergia con il Comune siano bloccate o comunque rallentate dall’emergenza sanitaria in corso.