Il briviese Davide Balossi in mostra al Mart di Rovereto

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Selezionato al premio Fondazione Vaf, è in mostra fino al 12 maggio

Scultore, Balossi indaga con le sue opere le figure umane: “L’arte? E’ necessaria come l’aria che respiriamo perché aiuta a vivere”

BRIVIO – In mostra al Mart di Rovereto nell’ambito del prestigioso premio Fondazione Vaf. Da venerdì scorso Davide Balossi vede esposte quattro sue sculture all’interno di uno dei più rinomati musei italiani.

Davide Balossi (autoscatto)

Balossi, 40 anni da compiere e una passione per la scultura lignea scoperta diversi anni fa, è stato infatti chiamato a partecipare al premio indetto con cadenza biennale dalla fondazione Vaf. Il comitato direttivo dell’impresa culturale tedesca che promuove l’arte italiana contemporanea, ha infatti fatto capolino qualche mese fa nel laboratorio dell’artista briviese selezionando tra le decine di sculture finora realizzate sei da esporre nella mostra collettiva, promossa nell’ambito di Passione, 12 progetti per l’arte italiana. Per ragioni di spazio, poi, sono state esposte solo quattro.

In mostra a Rovereto fino al 12 maggio

Chi dovesse fare visita al Mart potrà così ammirare “Su di me”, “Chissà”, “Non insistere”, tre sculture appartenenti alla serie Lacrime Profonde e un mezzobusto, “Asettica”, realizzato nel 2016. Tutte opere in legno, il materiale prediletto da Balossi. “Penso che resterò sempre fedele al legno perché è un materiale che permette di seguire la creazione dell’opera d’arte dall’inizio alla fine”.

Tre delle quattro sculture di Davide Balossi in mostra al Mart

Geometra con due anni di studi di architettura d’interni all’istituto di grafica, moda e design di Lecco nel cassetto, Davide Balossi si è avvicinato al mondo della scultura seguendo dapprima un corso di intaglio promosso in Provincia di Milano. Il colpo di fulmine è scattato nel 2005 quando Brivio ha ospitato la mostra di uno scultore della Val Gardena. “Mi ha parlato della scuola professionale specializzata nella lavorazione lignea di Ortisei”. Era giugno. “A settembre ero già iscritto e nel 2009 mi sono diplomato”. Quella passione per la creatività, messa a tacere alla fine delle scuole medie quando Balossi era tentato di iscriversi al liceo artistico, è sbocciata in tutta la sua intensità e dirompenza.

Una ricerca artistica continua

Nascono le prime sculture, quelle delle Visioni metropolitane. Un tripudio di vitalità ed esuberanza, con figure a metà altezza del reale. “Donne e uomini un po’ pop e allegri”. Segue, dopo il 2011, un lavoro più introspettivo e intimo: le figure aumentano di dimensione fino a diventare ad altezza naturale. Sono le Lacrime profonde, serie tra cui la Fondazione Vaf ha pescato le opere in mostra a Rovereto fino al 12 maggio.

Un particolare della scultura “Su di me” (Foto Luca Gilardi)

La ricerca continua: dall’intimo si va al minimo, con “Novevirgolacinque”, ovvero sculture che non raggiungono i 10 centimetri di altezza. “Sono figure tutte colorate di nero e inserite in dei riquadri. Ho voluto giocare con gli spazi architettonici e lavorare sul contrasto”. Ora, le sculture sono tornate ai colori della prima serie, ma si sono fatte più mature perdendo la sfacciataggine dei primi volti pop. “Cos’è l’arte per me? A chi me lo chiede rispondo sempre che l’arte non ha un’utilità specifica, ma è necessaria come l’aria che respiriamo perché aiuta a vivere”.

Anche il sindaco al vernissage a Rovereto

Venerdì scorso all’inaugurazione della mostra era presente anche il sindaco di Brivio Federico Airoldi. “Davide Balossi è tra gli artisti italiani selezionati per la finale del prestigioso Premio. Un’affermazione non casuale, bensì frutto di tanti sacrifici, molta umiltà ed indiscussa dote artistica. Le sue opere trasmettono emozioni”.

Amministratori e familiari presenti venerdì sera all’inaugurazione al Mart

Il sindaco continua: “Venerdì sera al Mart, presente anche la sua famiglia, gli abbiamo reso omaggio a nome di tutta la cittadinanza ed abbiamo apprezzato l’alta considerazione per il nostro artista. Per Davide questo è un nuovo punto di partenza per un percorso artistico che gli regalerà ancora tante soddisfazioni”. Le opere resteranno esposte al Mart fino al 12 maggio. Dopodichè, da giugno a Agosto, saranno ospitate alla Stadtgalerie di Kiel in Germania. “Anche se non ho vinto il premio Vaf (il vincitore è stato declamato venerdì in concomitanza con l’inaugurazione della mostra) poter partecipare a questa collettiva è già una vittoria” conclude soddisfatto Balossi.