Il sogno della Greenway lungo l’ex sedime ferroviario passa attraverso il Recovery Plan

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Un tratto dell'ex sedime ferroviario sopra Porchera a Olgiate

Il progetto è nella lista dei desideri inviata dall’assessore Rolfi al neo ministro della transizione ecologica Cingolani

Accarezzata da anni dalle amministrazioni della zona, la Greenway lungo l’ex sedime ferroviario tra Cernusco e Airuno permetterebbe una fruizione green del territorio

OLGIATE – Il sogno della Greenway sull’ex sedime ferroviario passa attraverso il Recovery Plan. E’ stato infatti candidato a ricevere i finanziamenti in arrivo dall’Europa l’ambizioso progetto che prevede di collegare Cernusco e Airuno con un’unica e lunga pista ciclabile che sfrutti il tracciato lasciato libero dai lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Carnate – Calolzio. Un intervento corposo, accarezzato da tempo dalle amministrazioni del territorio, convinte delle potenzialità di una greenway che, oltre al recupero del sedime ferroviario abbandonato, permetterebbe una fruizione maggiore del territorio, rappresentando un’ottima ed ecologica via di accesso al Parco del Curone e al Monte di Brianza, collegando tra loro le stazioni ferroviarie di Cernusco – Merate, Olgiate – Calco – Brivio e Airuno.

Il percorso della Greenway

Già candidato a un bando europeo nel 2019 senza riuscire a rientrare nei progetti finanziati, l’intervento è attualmente fermo ai box in attesa dei necessari finanziamenti. La svolta è arrivata l’altro giorno quando l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi ha inserito la progettualità, dal costo di circa  1.550.000 euro euro, tra quelle che potrebbero beneficiare dei fondi del Recovery Plan.

Un altro tratto dell’ex sedime ferroviario

In una lettera inviata al neo ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, Rolfi ha chiesto infatti collaborazione istituzionale sulle aree protette, ricordando che la superficie complessiva di aree protette presenti sul territorio lombardo è di 548.461 ettari, pari al 23% della superficie totale, oltre alle aree interessate dai Plis e da Rete Natura 2000. La Regione ha costituito una banca dati dei progetti dei parchi regionali, inoltrando al Ministro idee e progetti immediatamente cantierabili condivisi con il territorio, ribandendo che “nel rilancio economico e sociale del nostro Paese anche aree di pregio come queste potrebbero essere meritevoli di un contributo attraverso il Recovery Plan, al fine di un potenziamento delle infrastrutture in chiave sostenibile”.

I progetti presentati dal Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Dal Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è quindi partita la richiesta, condivisa con il Comune di Olgiate, capofila del progetto Greenway, di finanziamenti per la ciclabile sull’ex sedime ferroviario. “E’ sicuramente un’occasione da provare a cogliere” commenta l’assessore olgiatese Matteo Fratangeli, ricordando come siano sempre in corso le interlocuzioni con Rfi in merito alla possibilità di cessione, in comodato d’uso, dell’ex sedime ferroviario.

Il lago di Sartirana nei giorni immediatamente dopo la moria di pesci che si era registrata a inizio agosto 2020

Quella della Greenway non è l’unica richiesta inoltrata dal Parco con sede a Cascina Butto in Regione: nella lista dei “desideri” figurano l’intervento di rimozione dei sedimenti finalizzato al risanamento del lago di Sartirana (2.500.000 euro), il riassetto del sistema dei percorsi escursionisti nel Parco e nel Plis e il riassetto dei corsi d’acqua con focus in particolare sulla Valle Santa Croce e sulla Valle del Curone.