Imbersago, chiude la Coop, fondata nel 1949: “Se ne va un pezzo di storia del paese”

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Fondata il 12 luglio del 1949, la cooperativa chiude oggi i battenti: il negozio riaprirà il 30 maggio come punto Crai

La prima sede in piazza Garibaldi dove c’è la torre. Era nata per volontà del popolo ed era stata battezzata Cooperativa Indipendenza

 

IMBERSAGO – Una pagina di storia del paese che si chiude per sempre. Cade oggi, venerdì 22 maggio, l’ultimo giorno di attività della storica cooperativa del paese, sorta a Imbersago più di 70 anni. Correva infatti l’anno 1949 e precisamente il 12 luglio quando un gruppo di persone residenti in paese – contadini, falegnami, braccianti, impiegati, operai, imprenditori e casalinghe – decise di dare vita alla Cooperativa Indipendenza, realtà associativa basata sul mutuo aiuto e sostegno.

Un pilastro del paese

Sorta nel cuore del paese, in piazza Garibaldi, laddove si erge la torre, la cooperativa venne fondata da una cinquantina di persone (per l’elenco clicca qui e clicca qui) con presidente Primo Bonfanti, vice Alessando Fumagalli e consiglieri Ettore Colombo, Giuseppe Anghilieri, Cesare Panzeri, Aristide Castelli e Angelo Lavelli. Presidente del collegio sindacale venne nominato invece Primo Lamperti, affiancato da Ugo Festini, Luigi Lavelli, Luigi Villa, Galdino Riva. Tra i probiviri Alfredo Lazzarini, Giovanni Ghislandi (bisnonno dell’ex sindaco) e Giovanni Biffi.

Negli anni Sessanta venne trasferita in via Castelbarco negli stabili che oggi ospitano la banca e nel 1989 ulteriormente spostata nell’attuale sede di via Mattei L’anno prima, ovvero il 1988, la Cooperativa Indipendenza venne inglobata nella cooperativa La meratese per poi entrare a far parte, nel 1997, della Coop Unione di Trezzo d’Adda e finire all’interno della Coop Vicinato Lombardia. Un processo di incorporazione in realtà sempre più grandi che non aveva mai fatto perdere il forte e genuino legame con le origini, tanto che diversi imbersaghesi erano ancora oggi fieri soci della loro Coop.

La lettera ai soci per annunciare la chiusura

E’ arrivata quindi come un fulmine a ciel sereno, alcuni giorni fa, la lettera in cui il presidente comunicava ai soci la chiusura del punto vendita, adducendo come motivazioni la necessità di portare avanti un percorso di razionalizzazione della rete di vendita, “volta alla riorganizzazione della rete di vendita regionale, basata su parametri e indici di produttività e fatturato che i piccoli negozi, sotto un certo fatturato, non riescono a fatturare”.

Parole dure come pietra che hanno scatenato, in un primo momento, la reazione del sindaco Fabio Vergani, conscio del valore rappresentato dal piccolo minimarket per l’intera comunità di Imbersago. “Non ci avevano anticipato niente e lo abbiamo scoperto anche noi grazie ad alcuni soci – commenta il primo cittadino -. Le modalità con cui è stata comunicata questa chiusura ci hanno indispettito e non poco”.

Dal 30 maggio riapre i battenti come marchio Crai

Per fortuna però Imbersago non resterà privo del suo minimarket. Dal 30 maggio il negozio riaprirà i battenti con il marchio Crai: “Ho incontrato i titolari che hanno in gestione già degli altri punti vendita. La loro volontà di investire nel nostro paese mi fa ben sperare. Del resto questo negozio è frequentato sia da imbersaghesi che da residenti nella vicina Arlate. L’importanza di avere un punto vendita in paese si è rivelata preziosissima in queste settimane di emergenza coronavirus. Non solo, ma per noi questo negozio fa parte ormai della storia del paese. Siamo anche soddisfatti che due delle persone impiegate nella Coop verranno mantenute nel nuovo punto vendita mentre una terza verrà trasferita in un’altra Coop di vicinato”. Lo sguardo, insomma, è rivolto al futuro con un piccolo dispiacere per quella ricca pagina di storia locale, fatta di fatiche, sogni e speranze di umili e generosi imbersaghesi che è andata definitivamente in soffitta.