La Cgil Merate festeggia Maria Luisa Rigamonti in pensione dal 1° maggio

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La festa di pensionamento rimandata a causa del covid

“A settembre tornerò come volontaria per dare una mano”

MERATE – “Un esempio di correttezza, umiltà e dedizione all’organizzazione”. Le compagne e i compagni della Cgil Lecco descrivono così Maria Luisa Rigamonti, prima delegata sindacale e poi impiegata a Merate e Barzanò, da poco in pensione. Il suo periodo lavorativo è terminato il 1° maggio, ma a causa dell’emergenza Coronavirus solo mercoledì scorso si è svolta la festa a lei dedicata, alla presenza del segretario generale Diego Riva e dei componenti della segreteria della Camera del lavoro Marco Brigatti e Francesca Seghezzi.

Luisa ha iniziato a lavorare nell’azienda tessile Mario Boselli di Garbagnate Monastero all’età di 15 anni, divenendo delegata della Filtea nel 1985, appena 22enne. Per anni è stata rappresentante sindacale, lottando per i diritti di lavoratrici e lavoratori, ma anche per migliorare la situazione delle donne all’interno della fabbrica. Nel 2009, è passata a lavorare direttamente nel sindacato.

Lorena Panzeri, che in quel momento era segretario generale della categoria, mi ha offerto questa opportunità – racconta Luisa –. Avevo un po’ di timore perché sarei dovuta stare in accoglienza, con il pubblico, era una mansione totalmente diversa da ciò a cui ero abituata. Mi sono buttata e sono rimasta soddisfatta di questa esperienza”.

Prima impiegata in accoglienza a Merate, nell’ultimo anno e mezzo Maria Luisa ha alternato il suo compito tra le sedi di Barzanò e Robbiate-Merate. Ma non dimentica gli anni da delegata. “Ho portato avanti numerose battaglie, partecipato a tantissimi scioperi e manifestazioni – ricorda –. Spesso aiutavo anche altre categorie. Ero tra le poche donne ad andare ai presidi con gli operai della Fiom. Mi sono sempre piaciute le manifestazioni, provavo grandissime emozioni”.

Ora è in pensione, ma non pensa di lasciare la Cgil: “A settembre tornerò come volontaria per dare una mano alle mie compagnie e ai miei compagni”.