L’appello dei sindaci del Casatese su vaccinazioni e rispetto delle regole

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Con una nota i primi cittadini del Casatese ribadiscono l’importanza della vaccinazione nella lotta al virus

“Le nostre libertà sono garantite solo dalla nostra responsabilità”

 

CASATESE – “La circolazione del virus è in ripresa. Tutte le misure di distanziamento, igiene, utilizzo del Green pass devono essere rigorosamente rispettate. Vaccino e rispetto delle regole sono l’unica strada possibile e responsabile per affrontare questa nuova recrudescenza delle infezioni, per evitare chiusure e restrizioni, per contenere il più possibile l’impatto sulla salute delle persone”.

E’ la considerazione condivisa dai sindaci del Casatese Mirko Ceroli (Barzago), Gualtiero Chiricò (Barzanò), Luca Cattaneo (Bulciago), Filippo Galbiati (Casatenovo), Roberta Marabese (Cassago Brianza), Ave Pirovano (Cremella),  Bruno Crippa (Missaglia), Alessandra Hofmann (Monticello), Matteo Giovanni Rosa (Sirtori) e Fabio Bertarini (Viganò) che, con una nota, hanno voluto fare il punto della situazione sul fronte dell’epidemia da coronavirus. “Nei Comuni del Casatese oltre il 93% dei cittadini con più di 12 anni si è sottoposto alla vaccinazione anticovid. È un buon risultato. Tuttavia si nota un netto rallentamento delle prime dosi: centinaia di cittadini non sono ancora convinti di questa necessità. Siamo ormai nella quarta ondata della pandemia Covid ed anche nel nostro territorio si nota una ripresa, seppur contenuta, delle infezioni”.

Una considerazione a cui fanno seguito ulteriori precisazioni: “Le autorità sanitarie ci informano che il rischio di polmonite Covid, di ospedalizzazione ed anche di morte è nettamente più elevato nella popolazione non vaccinata. Tutti i paesi con tassi di vaccinazione più bassi del nostro stanno vivendo situazioni drammatiche, con di nuovo un tasso di mortalità elevato e nuove misure di restrizione, lockdown, chiusure. Non possiamo permetterci tutto questo ancora. Le nostre libertà (quella di poter frequentare la scuola, di lavorare, di vivere le nostre relazioni personali e sociali senza vincoli) sono garantite solo dalla nostra responsabilità, non certo da posizioni sconsiderate e prive di qualsiasi fondamento. E la responsabilità per la propria salute e per la salute delle persone che ci stanno vicine è il vaccino. Invitiamo tutti i cittadini a discutere con i propri medici ed, in assenza di controindicazioni specifiche, a sottoporsi al vaccino. È importante aderire anche alla somministrazione della terza dose (ora in Lombardia possibile per chi ha più di 18 anni e che abbia ricevuto la seconda dose da almeno 5 mesi-150 giorni)”.