Lavori sulla linea e “soppressioni”: pendolari del Meratese a confronto

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La serata si è tenuta giovedì a Spazio Aperto a Osnago

Il portavoce Ninno: “Restano ancora un mistero i motivi che hanno portato alla soppressione delle fermate di Airuno e Osnago su alcune corse”

OSNAGO – “Siamo contro il furto del nostro tempo (di viaggio) per colpa di inefficienze o negligenze”. E’ l’assunto del Comitato Pendolari del Meratese che ieri sera, giovedì, ha promosso un incontro allo Spazio Aperto di Osnago per tracciare un bilancio delle settimane di soppressione “alternata” delle fermate delle stazioni di Airuno e Osnago e per fare il punto di oltre un anno di chiusura della tratta Ponte San Pietro – Bergamo.

Presenti il portavoce del Comitato dei pendolari Francesco Ninno e diversi sindaci e assessori del territorio (Osnago, Airuno, Merate, Robbiate, Paderno, Verderio e Lomagna) a testimonianza di come entrambe le questioni, legate a stretto filo a quella dell’incentivo alla mobilità sostenibile, siano ritenute nevralgiche e fondamentali.

Dopo aver spiegato finalità e ruolo del Comitato dei Pendolari, Ninno è andato dritto al sodo della vicenda delle soppressioni delle fermate di Airuno e Osnago su alcune corse della linea S8. “Ce ne siamo accorti per caso, consultando l’orario di Trenitalia e poi anche quello d Trenord. Di questa modifica d’orario, nessuno ci aveva dato comunicazione tanto che per noi era il mistero delle fermate scomparse”.
Le richieste formali di riscontro a questa decisione risultano ancora inevase, tanto che restano ancora incerte le motivazioni di questa scelta. “Si è parlato di lavori sulla linea con la sostituzione dei binari. Intervento che effettivamente è stato eseguito, tra Carnate e Calolzio, in orario notturno. Ci chiediamo che senso abbia avuto prevedere la soppressione di alcune fermate quando i lavori sono stati svolti di notte e l’eventuale collaudo affidato quindi al primo treno del mattino”.

Considerazioni che portano inevitabilmente a chiedersi se questa modifica di orario sia stata effettivamente funzionale e abbiamo portato dei risultati. Una domanda che ha portato Ninno a cercare qualche risposta dai dati, ovvero dalla puntualità, rispettata o meno, dei treni lungo il percorso. “Quello che è emerso è la soppressione alternata delle fermate di Airuno e Osnago non ha portato miglioramenti sulla puntualità dei treni. Anzi, è emerso spesso e volentieri un accumulo di ritardo tra le stazioni di Olgiate e Calolzio nonostante la soppressione delle fermate perché i ritardi sono dovuti agli incroci”.

Le rimostranze avanzate in queste settimane dalle parti coinvolte hanno sortito qualche effetto visto che Trenord ha rivisto il cambio di orario in direzione Milano, che avrebbe dovuto prevedere fino al 21 giugno, una significativa riduzione di fermate dei treni ad Airuno e Osnago.
Dal 27 aprile, le corse in partenza da Lecco in direzione Milano nella fascia di punta della mattina (oltre ad alcune corse serali della stessa direzione) effettueranno regolarmente le fermate nelle stazioni di Airuno e Osnago.

Francesco Ninno, portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese

“Ringraziamo di questa gentile concessione, ma prendiamo atto del fatto che le fasce di garanzia verranno garantite solo al mattino. E resta il fatto che non si è capito a cosa sia servita questa soppressione delle fermate”.

Da ex pendolare della tratta il sindaco di Airuno Gianfranco Lavelli ha dato manforte alla tesi sostenuta sottolineando come “due minuti di ritardo siano ben sopportati da viaggiatori che ogni giorno devono fare i conti con tempistiche ben più lunghe” mentre il collega di Osnago Felice Rocca ha ribadito di voler trattare ancora con Trenord per ottenere almeno il ripristino della fermata a Osnago e Airuno nella fascia utilizzata dagli studenti al ritorno a casa da scuola.
Anche perché, la soluzione trovata da Trenord dei bus sostitutivi non si sta rilevando all’altezza delle aspettative: “Sono stati un caos totale e di fatto si sono dimostrati inutili, confermandosi come flop” il commento, diretto, di Rocca, corroborato dalle parole di alcuni pendolari presenti in sala.

Il primo cittadino di Paderno Gianpaolo Torchio ha invece spostato l’accento sulla situazione vissuta sulla linea Milano Bergamo via Carnate, altro tema caldo dell’incontro. Dal 5 febbraio del 2024 la linea è interrotta per via dei lavori nel tratto tra Ponte San Pietro a Bergamo con previsione di ripristino per la fine del 2026. “Solo dopo tantissime richiste abbiamo ottenuto il bus sostitutivo punto su punto da Paderno e Bergamo e solo a gennaio di quest’anno ci è stato riconosciuta la corsa di ritorno con prolungamento dell’andata fino alla stazione di Bergamo ospedale. Rispetto ai Comuni situati oltre l’Adda abbiamo ottenuto la metà di corse e dopo parecchio tempo. Quindi ringraziamo per quanto ottenuto, ma facciamo comunque notare questa differenza”.

L’incontro si è chiuso con la promessa di continuare a fare massa critica per fare in modo che il Meratese, e con esso le linee che lo attraversano, non venga ignorato.