Lomagna. Dal Papa i parenti di suor Luisa Dell’Orto, uccisa ad Haiti

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Ieri, mercoledì, il toccante incontro al termine dell’udienza generale

I parenti di suor Luisa sono stati accompagnati dal parroco don Andrea Restelli

LOMAGNA – Un incontro emozionante e molto toccante. Ieri, mercoledì, al termine dell’udienza generale del mercoledì Papa Francesco ha incontrato i parenti di suor Luisa Dell’Orto, la piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld barbaramente uccisa ad Haiti lo scorso 25 giugno mentre si trovava in auto nella capitale Port-au-Prince, non lontano dalla Casa Carlo dove la religiosa si occupava dei bambini di strada.

Accompagnati dal parroco di Lomagna, don Andrea Rastelli, le sorelle Maria Adele e Carmen, il fratello Giuseppe e i nipoti hanno potuto stringere la mano al sommo Pontefice consegnandogli anche un piccolo presente. “La commozione è grande soprattutto perché si riconosce il sacrificio di Luisa – ha spiegato la sorella Maria Adele rispondendo alle domande poste dall’inviata del sito Vatican News. Tra i sentimenti provati al cospetto del Papa “un senso di ringraziamento anche perché abbiamo visto oggi la pazienza con cui accoglie tutti e non si tira indietro. Abbiamo pensato di portare una pietra che avevo raccolto durante il periodo del terremoto di Haiti, subito dopo quando è caduta la Cattedrale. Mi è parsa una bella cosa poterla donare al Papa, l’ho accompagnata da una frase che ho ritrovato tra gli scritti di Luisa. Era il 2005. Lei scriveva che siamo noi con i nostri corpi e i nostri cuori le pietre vive, le vere pietre vive della nostra Chiesa, come dice la prima lettera di San Paolo. “E’ un invito – sottolineava – a consolidare e approfondire la nostra fede in Gesù morto e risorto”. E allora io ho dedicato a Papa Francesco questa cosa, chiedendogli di portare nel cuore la nostra piccola sorella Luisa che un mistero a noi sconosciuto ha desiderato annoverare tra i santi martiri”.

Maria Adele ha aggiunto: “Noi fratelli siamo grati di questo. E’ anche difficile rendersi conto della mancanza di suor Luisa. La sento al mattino perché eravamo abituate a mandarci i messaggi per dire se c’era il sole oppure, come negli ultimi messaggi, che stava per arrivare un temporale fortissimo e invece poi che il giorno dopo c’era di nuovo il sole e sembrava di stare in montagna”.
Una morte violenta e improvvisa che ha sconvolto e turbato la comunità lomagnese: “A Lomagna è come se già ci fosse un alone di santità, se vogliamo, mi fa paura dire questa cosa ma è così”.