Lomagna, troppo fumo dalla centrale a biomasse: “Niente di nocivo”

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Cittadini preoccupati, ma il sindaco rassicura: “Era solo legna un po’ umida che bruciando ha creato troppo fumo”

La zona circostante la centrale a biomasse è stata monitorata anche da Arpa: “La situazione a Lomagna non è diversa dai paesi circostanti”

LOMAGNA – Troppo fumo in uscita dalla centrale di riscaldamento a biomassa. I cittadini si preoccupano, ma il sindaco assicura: “Non era nulla di nocivo”. Ha allarmato, e non poco, i lomagnesi la fuoriuscita eccessiva di fumo dall’impianto di riscaldamento a biomassa legnosa che serve gli edifici pubblici di via Kennedy, via Matteotti, via Pellico e via Garibaldi. Impossibile non notare la nuvola di fumo che si è propagata sopra la centrale nei giorni scorsi. Ma, quello che a prima vista sembrava fumo, altro non era che vapore acqueo misto alla naturale emissione legata alla combustione del legno.

La spiegazione del sindaco

A spiegare quanto accaduto è lo stesso sindaco Stefano Fumagalli: “Questo straordinario fenomeno accade solitamente solamente per qualche minuto alla ripartenza delle caldaie dopo un periodo di fermo. Nei giorni scorsi invece si è verificato perché il contenitore del cippato, ovvero il legno naturale triturato, si è quasi svuotato completamente lasciando sul fondo uno strato di legno un po’ umido che bruciando ha generato eccessivo fumo”. Nulla di bello da vedere, ammette il sindaco, ribadendo però l’aspetto più importante, ovvero che queste fuoriuscite non era assolutamente nocive.  Fumagalli aggiunge: “Venerdì mattina la ditta che segue la manutenzione ha provveduto ad immettere nuovo legname asciutto, come sempre in categoria A1 e quindi in tempi brevi si è risolto questo inconveniente”.

Monitoraggio dell’aria con Arpa

Niente più fumo in uscita dalla centrale a biomasse quindi: i lomagnesi possono quindi stare tranquilli. Non solo per questo episodio, ma anche, più in generale, per la qualità dell’aria della zona circostante alla centrale a biomasse. L’amministrazione comunale ha infatti chiesto ad Arpa Lombardia di effettuare una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nella zona circostante l’impianto. Una richiesta aggiuntiva rispetto al continuo monitoraggio dei sensori di misurazione installati all’interno della centrale. L’agenzia Regionale ha così posizionato per un paio di mesi all’interno del cortile della scuola primaria una centralina che ha rilevato lo stato della concentrazione di inquinanti. “Dalla relazione che ci è stata consegnata si evince che la situazione degli inquinanti a Lomagna, in quella zona, non è diversa da quella dei paesi circostanti” conclude Fumagalli.

ECCO LA RELAZIONE DI ARPA SULLA QUALITA’ DELL’ARIA A LOMAGNA