Mandic, inaugurato il reparto di Pneumologia

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All’ospedale di Merate questa mattina la cerimonia alla presenza di medici, personale sanitario e politici

Allestito al quinto piano, il reparto, nato dalla collaborazione con l’Inrca, è già parzialmente operativo. Favini: “Questo è un fatto concreto”

MERATE – L’Inrca a Merate è realtà. Inaugurazione questa mattina, lunedì 4 febbraio, del reparto di pneumologia all’ospedale Mandic. Un evento atteso da anni, che ha visto arrivare al presidio di via Cerri numerose personalità attive nel campo medico e sanitario. Allestito al quinto piano del nosocomio meratese, il reparto è già operativo. I primi letti sono stati occupati da questa mattina mentre il reparto di terapia semintensiva entrerà a regime a partire dalle prossime ore.

Primi letti già occupati

Reparto di pneumologia
Una stanza singola dell’ala del reparto dedicata alla terapia semi intensiva

A fare gli onori di casa, accompagnando il folto pubblico in un breve tour all’interno dei corridoi del reparto, c’èra il direttore generale dell’Asst di Lecco Brianza Paolo Favini, coadiuvato dal primario di Pneumologia Daniele Colombo  e dal direttore sanitario di Inrca Alberto Deales. Con loro anche i sindaci di Merate e Casatenovo, rispettivamente Andrea Massironi e Filippo Galbiati, insieme al primo cittadino di Airuno, Adele Gatti, al Mandic in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto. Presente anche il consigliere regionale della Lega Nord Antonello Formenti mentre il collega Pd Raffaele Straniero è rimasto bloccato a casa dall’influenza (“Gli ho detto di vaccinarsi” la battuta di Favini).

Favini: “Questo  è un fatto concreto”

Reparto di pneumologia Daniele Colombo
Il primario del reparto di Pneumologia Daniele Colombo insieme al direttore generale dell’Asst Lecco Paolo Favini

Sorridente e raggiante in volto, Favini ha dipinto l’inaugurazione di oggi come un fatto concreto. “Dopo tanti anni Inrca è arrivata a Merate ed è un successo per i cittadini di Merate e di tutto il circondario. Ma  non solo, da Milano mi hanno già chiamato per esprimere soddisfazione per l’apertura odierna.  Finalmente riparte un’eccellenza”. Favini ha poi ringraziato tutti coloro che si sono spesi per la concretizzazione di questo progetto, tra cui, oltre ai già citati sindaci, Massimo Giupponi e Silvano Casazza, rispettivamente ex e attuale direttore generale di Ats Brianza nonché il suo predecessore Stefano Manfredi. Non meno importante la collaborazione con la Regione Marche grazie alla quale è stato possibile effettuare questo importante trasloco nell’ambito del progetto di implementazione dei percorsi di diagnosi e cura dei pazienti complessi affetti da patologie croniche e acute.

Massironi, sindaco di Merate: “Casatenovo ha saputo guardare oltre il campanile”

Andrea Massironi, primo cittadino di Merate, ha voluto invece elogiare il collega di Casatenovo per la capacità di guardare oltre il campanile. Quest’ultimo, dirigente medico al Niguarda, ha infine augurato buon lavoro a tutti, dichiarandosi soddisfatto per il traguardo raggiunto. Come noto, a Merate arriveranno i pazienti acuti. Sedici i posti letti per le cure intensive a cui se ne aggiungono sei  (suddivisi in quattro stanze singole e una doppia)  per le cure sub – intensive. Il reparto è stato attrezzato proprio per permettere una cura funzionale e efficace.

Il primario: “Strumentazione di primo livello”

Reparto di pneumologia Daniele Colombo
Il primario Daniele Colombo insieme al direttore sanitario di Inrca Alberto Deales

“Saremo in collegamento costante con la Rianimazione – ha puntualizzato il primario Colombo, mettendo in risalto le potenzialità del nuovo reparto – Da oggi il Mandic ha al suo interno questa area grigia che non so quante altre strutture possono replicare al loro interno. La strumentazione è di primo livello, anzi permettetemi di dire che è il top di gamma”.  Casatenovo non resterà però spoglio. Lo  ha precisato il direttore sanitario di Inrca Alberto Deales: “Al presidio di via Monteregio ci occuperemo del processo riabilitativo e del post acuzie. Grazie a un accordo con Regione Lombardia è prevista inoltre la realizzazione di altri 18 posti per le subacuzie. Non solo, ma potenzieremo gli aspetti legati alla ricerca scientifica, da sempre fiore all’occhiello della struttura di Casatenovo”.