Merate, barista protesta: “Metto in vendita le bugie del Governo per mantenere la mia famiglia”

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Singolare iniziativa di protesta di un barista meratese Marcello Sanvito

“Siamo chiusi da settimane e dal Governo abbiamo ricevuto solo bugie”

 

MERATE – “Non potendo più vendere cappuccini e brioches, sono andato in piazza a vendere le bugie dei nostri politici. Quelle, in questi giorni, non mancano”. Incontriamo Marcello Sanvito nel suo bar in via Baslini poco dopo il sit in andato in scena questa mattina, sabato, nella centralissima piazza degli Eroi, davanti al Comune. Bardato con un maxi cartello, il noto barista meratese ha inscenato una singolare protesta mettendo in vendita le bugie del Governo. “Ho ideato questa iniziativa dopo aver saputo della multa irrogata ai baristi di Milano dopo la loro manifestazione di contestazione. E ho deciso di muovermi in autonomia senza coinvolgere altri colleghi proprio per evitare di essere accusato di assembramento e rimediare qualche sanzione, quanto mai inopportuna in un momento come questo”.

In piazza questa mattina sono arrivati gli agenti della Polizia locale e anche il sindaco Massimo Panzeri. “Sono stati comprensivi e mi hanno invitato solo a non creare capannelli di persone” puntualizza il barista precisando: “Più che una protesta è stata una tentata vendita per disperazione. Sono chiuso da settimane, a seguito  dal lockdown nazionale e le prospettive di riapertura sono vaghe e lontane. Il mio commercialista mi ha consigliato, da amico e da professionista, di chiudere definitivamente la saracinesca”.

Una scelta drastica che Marcello non ha ancora preso. “Questo è il mio lavoro da sempre. Ho iniziato per pagarmi gli studi mentre frequentavo giurisprudenza all’università: aiutavo una coppia di anziani a condurre una trattoria. Da allora non ho più smesso passando da discoteche, gelaterie e bar da attivare o far ripartire. Da 3 anni sono qui al Manzoni, storica sede del Milan club diventata anche, grazie a un accordo tra presidenti, il quartier generale dell’Inter club. Del resto, se le due squadre condividono uno stadio perché non possono condividere la sede? Così anche per i derby ci siamo organizzati come a San Siro con posti riservati ai tifosi della squadra di casa e degli ospiti. L’accordo e lo spirito di collaborazione non sono mai mancati. E così dovrebbe essere anche in politica”.

E invece? “Litigano e la famiglia Italia viene lasciata al suo destino. Ho trascorso la mia quarantena qui, in un bar chiuso, senza lavorare. Ma le spese da pagare sono tante. E se aprirò dovrò affrontarne delle nuove. Non solo, ma qui lavorano anche mia moglie e mia figlia. E quindi siamo tutti senza entrate. Mi sto arrangiando a fare lavoretti. Ma non si può andare avanti così”. Per questo il barista ha deciso di rivolgere il suo appello al Governo: “Abbiamo visto solo il bonus da 600 euro e per averlo ho dovuto fare 96 telefonate all’Inps per ricevere il pin con cui poi presentare la domanda. In televisione promettono decreti e aiuti. Io non li ho ancora visti. E allora ho messo in vendita le loro bugie”.

Ogni menzogna ha un prezzo diverso. “Sì, quelle di Conte valgono di più perché è il premier e le ho messe in vendita a 100 euro. Ci sono poi quelle del Pd a 1 euro l’una perché spero proprio di venderne tante mentre quelle dei 5 Stelle le ho messe a 50 centesimi che è il prezzo di una scatoletta di tonno, quella che avrebbero aperto entrando in Parlamento. Quelle di Renzi invece le metto in omaggio perché sono talmente tante da non avere prezzo” ha concluso Marcello.