Merate celebra Sant’Ambrogio ai tempi del Covid. Il richiamo di don Luigi alla fede

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Una festa di Sant’Ambrogio inedita senza fierone e senza consegna delle benemerenze civiche

Messa solenne in chiesa prepositurale questa mattina, lunedì. Il richiamo del prevosto a “seguire la rotta delle fede durante la tempesta”

MERATE – “Siamo tutti sulla stessa barca. Atteniamoci alla fede come rotta sicura affinché la tempesta del mondo non ci renda naufraghi”. E’ ricorso alla similitudine tra la pandemia in corso e la tempesta in mezzo al mare il prevosto, don Luigi Peraboni, nella messa solenne celebrata questa mattina, lunedì, in chiesa prepositurale in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio.

Presenti per l’occasione il sindaco Massimo Panzeri, il comandante della stazione dei carabinieri di Merate Edonio Pecoraro, il comandante della Polizia locale Davide Mondella, i volontari della Protezione civile e i rappresentanti delle associazioni della città.

Una festa insolita visto che le iniziative laiche che di solito fanno da corollario all’appuntamento religioso, su tutte la fiera e la consegna delle benemerenze civiche, sono state annullate a causa del Covid. “Stiamo vivendo un tempo inedito” ha sottolineato il sacerdote nell’omelia, ribadendo l’unicità di questi mesi caratterizzati dalle restrizioni, dalle fatiche e dalle difficoltà legate alla diffusione del virus. Sposando le parole utilizzate da Papa Francesco, don Luigi ha ribadito come tutti oggi ci troviamo sulla stessa barca in mezzo a un mare in burrasca.

Per non finire come naufraghi, è importante seguire una rotta, che è la nostra fede. Una fede che diventa ricerca continua così come è lo stile del navigatore. Ho sempre dubitato di chi possedeva una fede incrollabile, riconoscendomi in chi è in continua ricerca”. Il sacerdote ha sottolineato l’urgenza di avere un sogno, desiderare una meta per non ingrigire giorno dopo giorno: “Come chi va per mare scruta l’orizzonte, anche noi dobbiamo essere capaci di alzare lo sguardo al cielo. E dobbiamo essere in grado di farlo insieme, uscendo, quando sarà possibile, dall’isolamento a cui la pandemia ci ha costretto per riscoprire il senso di comunità. La barca è composta infatti dalle genti. Per questo, sono importanti e fondamentali le alleanze a livello locale in modo che ognuno si senta parte del tutto”.

Due le direttrici su cui muoversi: la conoscenza e la capacità di dare la vita per gli altri, affidandosi, come ribadito nel saluto finale, “a Dio, che non delude mai e mantiene sempre la sua promessa di renderci felici e di farci trovare un porto sicuro dove poter approdare”.

L’accensione del cero a Sant’Ambrogio

Al sindaco Massimo Panzeri è toccato poi il compito di accendere il cero posizionandolo davanti all’altare laterale dove è conservato il quadro di Sant’Ambrogio, chiedendo al santo di vegliare sulla comunità.
Come dicevamo, le restrizioni imposte dal Covid hanno annullato anche la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche. Un riconoscimento che la Giunta ha voluto tributare a tutti gli eroi del Covid. Pronta la targa con scritto “A chi è impegnato in prima linea con il proprio lavoro o come volontario, a colore che non ce l’hanno fatta e ai loro familiari. Città di Merate, 7 dicembre 2020”. La targa verrà posizionata su un monumento davanti al presidio di via Cerri.

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