Merate, corona d’alloro al cippo di Aldo Moro per ricordare le vittime del terrorismo

Tempo di lettura: 2 minuti

A depositare la corona d’alloro, questa mattina, lunedì, l’assessore Fiorenza Albani

Oggi, 9 maggio, si celebra il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo

MERATE – Una corona d’alloro deposta dall’assessore Fiorenza Albani davanti al cippo di via Aldo Moro (angolo via Cappelletta) a Pagnano. Così l’amministrazione comunale ha voluto ricordare oggi, lunedì 9 maggio, il “Giorno della Memoria” dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di loro matrice.
“Dalla fine degli anni Settanta, il nostro Paese è stato insanguinato da aggressioni terroristiche di matrici diverse. Tante, troppe persone sono state assassinate barbaramente e vilmente colpite. Ricordare fa parte di un’opera costruttiva. Far memoria è il migliore antidoto contro la violenza, la sopraffazione ed è il migliore strumento di tutela della vita e della persona” spiegano dall’amministrazione comunale.

Una commemorazione importante quindi che ricade anche nella giornata dell’Europa: “Le cronache di questi mesi sono purtroppo piene di eventi spaventosi, di eccidi, di violenze in diverse regioni del mondo, soprattutto la guerra in Ucraina, che ci tocca da vicino, anche come Amministrazione Comunale. La minaccia terroristica nazionale ed internazionale riveste nuove forme e nuove modalità. Il nemico è chi induce all’odio, chi incita alla guerra tra comunità religiose, tra popoli, tra persone”.

Da qui l’importanza di costruire memoria: “L’opera di prevenzione avviene soprattutto attraverso la memoria, per essere più forti, capaci di far crescere la consapevolezza comune e di assumerci la responsabilità, che, come europei abbiamo, per favorire la pace e costruire un mondo migliore. Quindi, anche con questo piccolo gesto, la posa di una corona a ricordo delle vittime del terrorismo, vogliamo suscitare solidarietà, anzitutto nei confronti dei familiari delle vittime. Ad essi desideriamo far sentire vicinanza, consapevoli che i sentimenti, che tutti noi oggi esprimiamo, nascono da un senso profondo di umanità e dalla comune coscienza civile”.