Merate. Fallita la Gestisport, il sindaco: “Al lavoro per mantenere la piscina aperta”

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La piscina di Merate

Nella sentenza di fallimento, il tribunale ha concesso l’esercizio provvisorio per tre mesi

Il sindaco Panzeri al lavoro insieme all’assessore Casaletto per trovare nuovi gestori al fine di non chiudere la struttura

MERATE – Sfruttare i tre mesi di tempo concessi dal tribunale per l’esercizio provvisorio dell’attività per trovare dei nuovi soggetti intenzionati a gestire la piscina comunale. E’ l’obiettivo dell’amministrazione comunale all’indomani della notizia del fallimento di Gestisport, la società cooperativa sportiva dilettantistica dichiarata fallita con sentenza del 23 dicembre 2021 dal tribunale di Milano.

Nel decretare la fine della società, che lo scorso mese di agosto era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo in continuità diretta, che gestisce diversi centri natatori in provincia di Lecco, Monza Brianza e Milano, i giudici hanno concesso la facoltà dell’esercizio provvisorio d’impresa per tre mesi, così come previsto dall’articolo 104 della legge fallimentare. In questo modo, fino a marzo, il centro di via Matteotti resterà aperto continuando regolarmente l’attività proposta. Con una nota diffusa sui social, Gestisport fa sapere che “ulteriori e specifiche informazioni verranno fornite a breve dal Curatore con le modalità e nei termini di legge”.

Intanto, in Comune, una volta ricevuta la notizia del fallimento, amministrazione e uffici sono al lavoro per trovare una soluzione che permetta al centro di continuare la propria attività seppur con una nuova gestione. “Abbiamo preso atto della decisione del tribunale e prenderemo contatto con il curatore” fa sapere il sindaco Massimo Panzeri, che sta affrontando la vicenda insieme all’assessore allo Sport Alfredo Casaletto. “Avevamo già scritto a Gestisport ricordando la necessità di presentare una fideiussione entro la fine del 2021 e sottolineando come fosse una garanzia imprescindibile pena l’inadempienza dal contratto”. Ora, la sentenza del tribunale ha spazzato via qualsiasi forma di incertezza: “Giudichiamo come un fattore positivo il mantenimento dell’impianto aperto per tre mesi; un tempo che impiegheremo per valutare alternative”.

Sembrerebbe infatti che qualche interesse vi sia verso il centro natatorio meratese, giudicato più appetibile rispetto ad altri. “Il nostro obiettivo è tutelare gli utenti che lo frequentano permettendo loro di continuare a poter svolgere corsi e attività natatorie a Merate”. Una speranza condivisa da tutti gli iscritti ai corsi che non vorrebbero essere costretti a trovare una nuova sede dove rivolgersi.