Merate, flash mob degli studenti in piazza per dire no al bullismo

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Protagonisti gli studenti dell’istituto comprensivo Manzoni insieme ai compagni di quinta della primaria di via Montello

Gli studenti si sono scambiati un fiore di carta da appendere in classe come monito a non cedere mai alla tentazione del bullismo

MERATE – Hanno riempito la piazza con la loro vivacità e la loro freschezza scandendo ad alta voce il no al bullismo. Flash mob questa mattina, venerdì, in piazza Prinetti per gli studenti dell’istituto comprensivo Manzoni di Merate che sono voluti scendere in piazza, insieme ai compagni più piccoli di quinta elementare del plesso di via Montello, per ribadire la propria contrarietà a qualsiasi forma di bullismo.

Piazza Prinetti riempita di studenti questa mattina a Merate

L’iniziativa, supportata dai docenti, si è strutturata con un breve flash mob in cui le classi si sono scambiate, l’una con l’altra, un simbolico fiore di carta, realizzato in classe con la tecnica dell’origami. “Ora, quando tornerete in classe, appendetelo al muro della vostra aula. Di modo che sia sempre per voi da monito e ricordo” ha sottolineato il docente Pierantonio Merlini. Basterà insomma guardare quel fiore per ricordarsi di non cedere mai alla tentazione di sopraffare il più debole o schernirlo con scherzi o brutte parole.

Un invito, in questa direzione, è giunto anche dal sindaco Massimo Panzeri, presente alla manifestazione insieme all’assessore all’Istruzione Franca Maggioni: “Vi invito a non cedere mai alla tentazione di sostenere episodi discriminatori nei confronti dei vostri compagni. Anzi, dovrete sempre schierarvi a fianco dei più deboli”.

Il professor Crisanti ha poi voluto parlare del  disegno realizzato da una studentessa di 3^ A, Luna, scelto come simbolo del progetto contro il bullismo promosso dall’istituto: “Lei ha scelto di raffigurare le conseguenze negative degli episodi di bullismo, disegnando un bambino bullizzato sott’acqua, lasciato soffocare quindi senza ossigeno”. A impreziosire il tutto i canti e le breve poesie recitate dagli stessi alunni a ricordare l’importanza di non lasciarsi mai sopraffare dalla violenza e dai soprusi.

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