Merate, il lago di Sartirana al centro del primo incontro nelle frazioni

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Giunta e consiglieri di maggioranza hanno incontrato ieri sera, lunedì, i residenti di Sartirana

Chieste delucidazioni sugli  interventi in programma per il lago: allo studio una convenzione con le Gev del Parco

MERATE – “Siamo a Sartirana. E’ ovvio che teniamo in modo particolare al lago. E 108mila euro di investimenti per l’anno in corso sono davvero troppo pochi. Vogliamo anche sapere quale sarà il destino giuridico della nostra riserva”. Il presente e il futuro del lago di Sartirana sono stati, come prevedibile, al centro dell’assemblea che si è tenuta ieri, lunedì, nell’atrio della scuola primaria.

Primo appuntamento del tour nelle frazioni promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Panzeri per presentarsi, illustrare i progetti in corso e raccogliere suggerimenti e stimoli da parte dei cittadini, l’incontro ha visto schierata la Giunta al completo con, in aggiunta, i consiglieri Paolo Centemero e Greta Ghezzi. Ogni assessore ha illustrato per sommi capi i propri ambiti di intervento, sottolineando come siano stati portati avanti, nei primi mesi dopo l’insediamento avvenuto a fine maggio 2019, i progetti ereditati dall’amministrazione Massironi.

Consiglieri, assessori e sindaco presenti lunedì a Sartirana

Attenzione per il lago e la riserva di Sartirana

A suscitare più interesse e dibattito l’argomento del lago di Sartirana. Il sindaco Massimo Panzeri ha puntualizzato che i lavori di contenimento del canneto, che sarebbero dovuti iniziare in questi giorni, sono stati posticipati alla prossima settimana per via di un guasto alla piattaforma necessaria per l’intervento. L’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani è entrato nel vivo invece dello studio commissionato all’idrobiologo Alberto Negri: “Sono stati eseguiti sette carotaggi in diversi punti del lago. Ed è emerso che esiste un sedimento di circa 70 centimetri da rimuovere se vogliamo che il lago possa invertire la rotta e ricominciare a ossigenarsi”.

Lo studio dell’idrobiologo

Incalzato dalle osservazioni delle persone presenti, particolarmente interessati al destino del lago (“Noi vecchietti sappiamo come si è formato il sedime”), Robbiani ha puntualizzato: “Dall’analisi del carotaggio si evince in maniera chiara, che intorno agli anni Settanta è intervenuto qualcosa di esterno che ha modificato in maniera improvvisa e drastica l’equilibrio del lago che da quel momento in avanti non è stato più capace di mettersi in equilibrio da solo. Non sappiamo cosa sia successo: potrebbe essere stato uno scarico o qualcosa d’altro. Ma ora, se vogliamo dare un futuro al nostro specchio d’acqua, dobbiamo rimuovere questo sedimento e rimettere il lago in condizione di ossigenarsi da solo”.

Un investimento oneroso a cui la Giunta metterà mano quando lo studio dell’idrobiologo sarà completato. “Per ora abbiamo messo a bilancio 108mila euro, ma nulla vieta di aumentare lo stanziamento in base alle necessità che via via emergeranno” ha puntualizzato l’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto.

La questione dell’accesso dei cani

Immancabile una domanda anche sulla possibilità o meno di introdurre nei percorsi a lago gli amici a quattro zampe. A rispondere il sindaco che ha ricapitolato la vicenda: “Il vecchio regolamento vietava la possibilità di introdurre i cani. Lo scorso anno è stato modificato introducendo la possibilità di portarli con sé a passeggio purché muniti di guinzaglio. Non solo si è anche esteso l’orario di accessibilità al lago fino alle 24. Nel modificare il regolamento comunale si è però compiuto un errorino procedurale visto che non è stato modificato anche il piano di gestione del lago che è di competenza regionale. Il risultato è stato che ora i due sono incongruenti. La Regione, rispondendo a un’interrogazione del consigliere dei Cinque Stelle Marco Fumagalli, ci ha chiesto di correggere il tiro ed è quello che faremo giovedì sera in consiglio”. Fino a giovedì quindi i cani potranno entrare nei sentieri del lago, dopo no in attesa che venga eventualmente effettuata anche una revisione al piano di gestione.

L’ipotizzato conferimento nel Parco del Curone

Quanto alla questione giuridica del conferimento della riserva nel Parco del Curone, il primo cittadino ha sottolineato che per ora non c’è alcun atto ufficiale, annunciando invece l’intenzione di uscire dal Parco Adda Nord. “Per ora la riserva è e resta del Comune. Proprio stasera (ieri, ndr), nel consiglio di gestione, si discuterà dell’ipotesi di stipulare una convenzione tra Parco e Comune per prevedere la presenza delle Gev, guardie ecologiche volontarie, anche sul nostro lago. Questo per garantire un maggior monitoraggio e controllo in una zona che è altamente frequentata nel fine settimana”.

Focus sui rifiuti

Tra le richieste, a chiusura di serata, anche quella di aver un occhio di riguardo per la casa albergo Leoni (istanza accolta prontamente dall’assessore al Welfare Franca Maggioni), quella di mettere più in sicurezza via Montegrappa peri pedoni e quella di sistemare l’orologio del campanile. Particolarmente acceso il dibattito sui rifiuti e sulla richiesta di aver cestini per la raccolta differenziata anche nei cimiteri cittadini. Un suggerimento che ha portato a interrogarsi sul fatto se un maggior numero di cestini equivalga necessariamente a un maggior pulito. “Penso che ognuno di noi debba impegnarsi per mettere in pratica buone pratiche aumentando il proprio senso civico. Non si può delegare sempre ad altri” la risposta di Robbiani, particolarmente accalorato dalla questione.