Merate. Lago di Sartirana verso la ‘chiusura’: “Ma a breve entrerà in vigore il nuovo piano”

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Le transenne poste lo scorso anno per bloccare l'accesso al lago di Sartirana

Il nuovo piano, approvato lo scorso anno dal Consiglio comunale, è ancora fermo in Regione

Il 1° aprile entra in vigore il “vecchio” provvedimento: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni che settimana prossima la Giunta regionale delibererà in proposito”

MERATE – La speranza è quella che il nuovo piano integrato venga approvato il prima possibile dalla Giunta regionale così da entrare immediatamente in vigore, con la pubblicazione sul Burl, “scalzando” così quello vecchio.

Per ora però, in attesa di conferme e atti ufficiali dal Pirellone, il piano di gestione in vigore resta quello precedente che disciplina la chiusura dell’accesso all’intera riserva del lago di Sartirana da sabato prossimo, 1° aprile. L’assessore all’Ambiente Fabio Tamandi ha però ricevuto rassicurazioni in queste ore da parte del sottosegretario Mauro Piazza circa l’inserimento della delibera relativa all’approvazione del nuovo piano di gestione nella prossima giunta regionale calendarizzata per settimana prossima.

“Non appena l’atto verrà formalizzato entreranno in funzione i dispositivi previsti dal nuovo piano integrato meno restrittivo rispetto a quello attuale (per anni non fatto rispettare): il divieto di accesso riguarderà infatti solo la parte più sensibile, posta a nord, per cui è previsto il divieto di accesso dal 1° marzo al 31 maggio, periodo di nidificazione della fauna presente. Il resto della riserva naturale resterà sempre fruibile” spiega Tamandi.

Un piano, quello varato dall’amministrazione comunale lo scorso anno, che aveva comportato una lunga gestazione con il coinvolgimento anche del consiglio di gestione della riserva del lago di Sartirana e diverse scaramucce tra l’ala più intransigente che avrebbe voluto maggior limiti e divieti all’interno della riserva naturale e quella che invece, forte anche di numerose firme raccolte, si era schierata per una maggior accessibilità e fruibilità dell’area. Alla fine era stato trovato un compromesso tra i due principi con il piano che era però rimasto al palo in attesa del passaggio in provincia e poi in Regione per il via libera definitivo.
Un’approvazione che non è ancora arrivata, tanto che sabato 1° aprile verrà chiuso l’accesso all’area (fatto salvo il primo pezzetto in corrispondenza della foce) in attesa dell’arrivo del provvedimento “liberatorio” da Milano.
“Domani sera (giovedì, ndr) verrà convocato il consiglio di gestione per aggiornare proprio su questa situazione e per parlare dei lavori di realizzazione dei pozzi. Informerò sulle rassicurazioni ricevute da Milano, sperando che il nuovo piano di gestione, frutto di un lavoro elaborato e collegiale, possa entrare in vigore il prima possibile” conclude Tamandi.

Autorizzata, con apposita deroga comunale, la camminata sensoriale prevista per domenica, così come si svolgerà regolarmente la visita guidata organizzata con le Gev, guardie ecologiche volontarie, del Parco del Curone in quanto questa attività (così come le visite scolastiche) rientrano in quelle concesse anche dall’attuale piano di gestione.