Merate maglia nera per lo smog? Ecco i sensori per rilevare il Pm 10 in tutta la città

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L’iniziativa è stata annunciata dall’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani

“Ad oggi abbiamo solo il dato della centralina Arpa. Vogliamo monitorare i dati anche nelle frazioni per capire quali interventi porre in atto”

MERATE – Monitorare la qualità dell’aria dell’intera città per capire qual è la situazione del territorio e poter così mettere a frutto strategie più efficaci per contrastare l’inquinamento. Sono questi gli obiettivi alla base del prossimo acquisto, da parte dell’amministrazione comunale, di una decina di sensori per rilevare la concentrazione di Pm 10 e altri inquinanti in diverse zone del Comune.

Un monitoraggio per affiancare i dati Arpa

La novità è stata illustrata dall’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani nel corso delle prime assemblee nelle frazioni promosse a inizio settimana dall’amministrazione comunale Panzeri. “Al momento in città disponiamo dei dati rilevati dalla centralina dell’Arpa situata lungo la provinciale all’intersezione con viale Verdi. Sono convinto che la situazione fotografata da questo dispositivo non sia paragonabile a quella che andremo a rilevare in altre parti della città. E sono altresì convinto che sia interessante capire anche che concentrazioni di elementi inquinanti abbiamo nelle frazioni per poter meglio tarare gli interventi da effettuare”.

L’assessore Andrea Robbiani

Continui sforamenti della soglia delle polveri sottili

Come noto la centralina Arpa situata a Merate ha fatto registrare, nelle ultime settimane, continui sforamenti della soglia di 50 μg/m3 prevista, facendo vincere alla nostra città la maglia nera dell’inquinamento. “Un tema come quello del contrasto all’inquinamento va affrontato con strategie nazionali” precisa l’assessore, senza però tirarsi indietro dal ruolo che ciascun Comune può svolgere nella lotta all’inquinamento. “Ciascuno di noi può fare qualcosa per contrastare l’aumento continuo di inquinamento. Non sono Greta, ma sono convinto che ci siano buone pratiche che ognuno può compiere per ridurre spreco, consumi eccessivi e quindi inquinamento. Anche la nostra amministrazione comunale può e deve fare la sua parte”.

“Non sono Greta, ma ognuno di noi può fare la sua parte”

Il primo passo è appunto il monitoraggio della situazione andando così ad affiancare i parametri rilevati dall’Arpa nella centralina situata in una zona ad alta densità di traffico. “Sono dei sensori che oltre al Pm 10 potranno rilevare la concentrazioni di altri due gas a scelta dell’amministrazione comunale. Sono sensori modulari che potranno cioè anche essere spostati di posto in base alle esigenze e alle zone che si vorranno tenere monitorare. Sicuramente li posizioneremo in tutte le frazioni, in modo da capire che livello di inquinamento abbiamo nelle diverse zone della città”. I dati vengono registrati a ciclo continuo dai sensori, fornendo così un aggiornamento costante sulla situazione.

Le azioni da intraprendere

Una volta elaborato un quadro della situazione più completo e probabilmente più variegato, l’amministrazione comunale potrà mettere a punto le apposite strategie di contrasto: “Si potrebbe pensare, ad esempio, a un aumento del numero di lavaggi delle strade, nelle zone più inquinate oppure a un intervento di piantumazione più corposo laddove le concentrazioni di polveri dovessero essere più alte. Oppure a incentivi per la sostituzione di impianti di riscaldamento particolarmente inquinanti. Una serie di interventi insomma su cui si può ragionare solo avendo ben presente il quadro della situazione a partire da più dati e più numeri intorno ai quali ragionare”.