Merate: “Non abbattete gli alberi davanti al nido. Anzi, trasformiamo il parcheggio in orto didattico”

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Una delle prime ipotesi di riqualificazione di viale Verdi

La proposta di un cittadino, diplomato in agraria e amante del verde

Si torna a parlare del progetto di riqualificazione di viale Verdi e in particolar modo del grande parcheggio previsto in fregio alla via

 

MERATE– Non abbattere i venti alberi adulti situati in viale Verdi, nella zona davanti a nido, scuola materna e centro diurno disabili. Trasformando anzi l’attuale parcheggio ad area verde per massimizzare il contatto con la natura attraverso orti didattici e percorsi con erbe aromatiche. Si torna a parlare del progetto di riqualificazione di viale Verdi e nello specifico per quello che riguarda la zona prospiciente i servizi all’infanzia grazie a una lettera scritta da Paolo Secci. Il progetto, predisposto dalla Provincia su incarico dell’amministrazione comunale e ancora in fase di revisione, prevede la realizzazione di un grande parcheggio in fregio a Viale Verdi nella zona situata poco prima dell’asilo nido.

“Scrivo in qualità di diplomato in agraria, ma soprattutto in qualità di amante del verde – ha riportato nella mail inoltrata a sindaco e assessori oltre a diverse associazioni ambientaliste – Questi alberi adulti, sette pini marittimi e tredici abeti, sono risultati sani a seguito di una perizia condotta dal dottor Zanzi, agronomo di fama nazionale, di conseguenza sarebbe inopportuno abbatterli”.

Una questione di sensibilità ambientale a cui si aggiunge una di sicurezza, “quella dei bambini, dei ragazzi disabili e dei rispettivi genitori; che non potrebbe essere garantita con un costante flusso di macchine a qualche metro dall’entrata”. Non solo. “Ultimo punto, anche se non meno importante, è riguardante l’aiuto psicologico che il contatto con il verde, anche solo a livello visivo, può dare sia ai ragazzi disabili sia ai bambini, i quali imparano così ad amare la natura e ad esserne affascinati. Ai loro occhi, ogni albero è un mondo pieno di stimoli e ogni filo d’erba è un piccolo ecosistema”.

Da qui il suggerimento: “Proporrei, piuttosto che un grigio e fumoso parcheggio, di utilizzare l’area in questione per massimizzare il contatto con la natura attraverso orti didattici e percorsi con erbe aromatiche. Spero vivamente che questo progetto di “ristrutturazione” non vada a buon fine. Non voglio credere che ci siano persone disposte a negare alcune delle sensazioni e degli stimoli più avvincenti che esistano alla parte più sensibile della nostra comunità”.