Merate. Polemica per il nuovo parco giochi: “Non ha neppure un’altalena”

Tempo di lettura: 3 minuti

Nel mirino il nuovo parco giochi realizzato a sud di Villa Confalonieri, costato 90mila euro

“Non so se si può neanche definire parco giochi: inascoltata la nostra petizione promossa a settembre”

 

MERATE – Nuovo di zecca e costato la bellezza di 90mila euro, ma privo di una semplice altalena per far divertire i più piccoli. E’ polemica in città per il parco giochi realizzato a sud di Villa Confalonieri, inaugurato qualche giorno prima di Natale.

Il taglio del nastro lo scorso dicembre

Non sono pochi infatti i genitori ad aver storto il naso una volta varcato il cancello di ingresso alla nuova area giochi ricavata in viale Verdi, lungo il corridoio pedonale che collega all’ex sede del Comune. Nell’area, ancora brulla, trovano spazio infatti uno scivolo a due torri con collegamento tipo ponte/parete, una palestra multifunzione a otto attrezzi (barra, fune di salita, coppia di anelli ginnici, scaletta in corda e pioli, coppia spalliera svedese, spalliera orizzontale, rete di salita) e una piccola arena per bambini per l’attività didattica all’aperto e la recitazione.

Lo scivolo a due torri presente

“Non so neanche se si possa chiamare parco giochi” sbotta Cristina Buza, una mamma residente in città che già qualche mese fa si era fatta promotrice di una raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale più attenzione e cura delle aree destinate al gioco dei bambini.

Una petizione, in cui si stigmatizzava tra l’altro la chiusura del parchetto presente nel giardino della villa (poi traslato appunto a sud) rimasta ancora senza risposta da parte degli amministratori. “Prima di Natale hanno inaugurato un parchetto per i bambini dove non c’è neanche un’altalena. Il costo dell’opera è stato di 90mila euro e mi chiedono dove siano andati visto che i giochi posizionati sono tre. Durante l’inaugurazione il sindaco ha spiegato che le panchine sono state messe con lo schienale, così come avevano richiesto i residenti. Peccato che la nostra raccolta firme, sottoscritta da cento famiglie, sia rimasta senza risposta”.

L’arena in legno

Una considerazione a cui seguono delle richieste, rivolte direttamente al sindaco: “Perché non ha risposto alle richieste delle mamme e papà che hanno difficoltà a trovare un parco sicuro per i loro figli?
Siamo costretti ad andare a Paderno, Robbiate e Calco per fare giocare ai nostri figli ed è veramente una situazione inaccettabile e vergognosa”.