L’iniziativa della Fondazione Comunitaria del Lecchese del Fondo di Comunità La Valletta Brianza per sostenere un luogo riferimento del territorio
La prima donazione arriva dal Comune de La Valletta: stanziati ben 400 mila euro
LECCO – “Se l’incendio fosse scoppiato un’ora dopo, probabilmente saremmo qui a raccontare una storia diversa”. A pochi giorni dal drammatico rogo che ha devastato il Monastero della Bernaga, il sindaco della Valletta Brianza, Marco Panzeri non usa mezzi termini: “E’ stato un vero disastro, nel nostro piccolo comune qualcosa si è rotto”.
Dichiarato inagibile in attesa si completino le indagini disposte dalla Procura, del luogo rimane solo l’edificio in pietra: completamente distrutti il tetto e parte della struttura in legno, così come gli arredi, le due biblioteche, la chiesa. Ma la comunità ha dimostrato ancora una volta di essere più forte e così, per aiutare le monache romite che sabato sera hanno perso la loro casa e il loro luogo di lavoro, in poche ore è stata organizzata una raccolta fondi con l’aiuto della Fondazione Comunitaria del Lecchese, del Fondo di Comunità La Valletta Brianza e con la Comunità Pastorale Sant’Antonio Abate.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina, mercoledì, presso l’Officina Badoni, sede della Fondazione Comunitaria del Lecchese, alla presenza della presidente Maria Grazia Nasazzi, del sindaco della Valletta Marco Panzeri, del parroco, Don Raffaele e del presidente del Fondo di Comunità La Valletta Paolo Brivio.
Tre le finalità principali della raccolta: sostenere le 21 monache Romite Ambrosiane, attualmente ospiti a Ponte Lambro presso l’Istituto Secolare Piccole Apostole, garantendo loro un supporto immediato nella gestione dell’emergenza abitativa e del loro stile di vita fondato su clausura, silenzio, preghiera e lavoro; mettere in sicurezza l’edificio del monastero, gravemente danneggiato dalle fiamme e oggi inagibile. I Vigili del Fuoco hanno apposto ieri, martedì, i sigilli, il 23 ottobre prenderanno il via le indagini del NIA (Nucleo Investigativo Antincendio) per chiarire le cause dell’incendio. Infine, salvaguardare ciò che non è andato perduto: le due reliquie di San Carlo Acutis, che nel monastero ricevette i sacramenti, arredi, biblioteca e libri.

Ad entrare nei dettagli Paolo Brivio, presidente del Fondo di Comunità La Valletta Brianza, che sabato sera, insieme ad altri tre compaesani (Pierangelo Sala, Lorenzo Fumagalli e Placido Ghezzi) si è precipitato sul luogo dell’incendio, dando preziosa assistenza. “La sera stessa moltissime persone mi hanno chiesto come avrebbero potuto contribuire alla sistemazione del monastero – ha spiegato – domenica mattina Maria Grazia Nasazzi e Paolo Dell’Oro, della Fondazione, mi hanno contattato proponendomi questa iniziativa. Sia chiaro, non parliamo di fondi per la ricostruzione dell’edificio, ma almeno per la sua messa in sicurezza: il tetto come noto è andato completamente distrutto e l’esposizione alle intemperie rischia di aggravare ulteriormente lo stato del monastero. Vorremmo riuscire almeno a mettere una copertura. Ma al primo posto c’è garantire alle suore un supporto immediato”.

Nonostante la loro silenziosa presenza, infatti, le 21 monache del Monastero della Bernaga sono da sempre state punto di riferimento con la comunità che oggi vive con tristezza e smarrimento quanto accaduto, come confermato da Don Raffaele, in paese da appena un mese: “Una presenza nascosta, ma fondamentale – ha detto – poco dopo essere arrivato qui sono andato a trovarle, non mi sono annunciato, ho suonato il campanello e con gioia mi hanno aperto. Questo era un un luogo di preghiera e ascolto, la gente lo sapeva: “Le suore sono nel monastero, a pregare per noi” ho sentito più volte dire. Ecco, questo a testimonianza del profondo e sincero legame tra le monache e il territorio che cercheremo di preservare con ogni azione possibile”.

Il fondo per il Monastero della Bernaga ha già una prima, importante donazione: ben 400 mila euro, messi a disposizione dal Comune de La Valletta Brianza su unanime decisione del consiglio comunale: “Sono contributi annuali che abbiamo ricevuto in seguito alla fusione – ha spiegato il sindaco Panzeri – cinque anni fa, dopo esserci insediati, abbiamo deciso di stanziare annualmente una cifra di questi finanziamenti al Fondo di Comunità de La Valletta, progetto fortemente voluto. Il capitolo di bilancio oggi è capiente e abbiamo convenuto fosse importante dare un segno forte: il comune c’è e sostiene il Monastero e le monache in questo momento di difficoltà”.
Le monache intanto si trovano a Ponte Lambro e qui resteranno in attesa di trovare un luogo più adatto alla loro vocazione. L’obiettivo da tutti condiviso è di poterle riportare nella loro casa, andata distrutta: “Sono consapevoli che non sarà un percorso privo di difficoltà – ha detto il sindaco – noi facciamo il possibile, alcune decisioni tuttavia non ci competono. Ma anche per questo motivo crediamo che l’andamento della raccolta fondi sarà importante”.

Durante la conferenza stampa è stato riprodotto un messaggio audio di Madre Alessandra, Superiora delle Monache Romite del Monastero della Bernaga: “Avete percepito la profondità del legame che ci unisce al territorio, pur nella modalità silenziosa della nostra presenza in esso. E’ vero, non ci sono più muri ma le preghiere restano: vi siamo davvero riconoscenti”.
La comunità di La Valletta Brianza ha attivo il proprio Fondo di comunità presso la Fondazione comunitaria del Lecchese.
Il sostegno alle monache del Monastero della Bernaga avviene tramite un bonifico intestato alla Fondazione Lecchese Ente Filantropico su uno dei conti dedicati:
• Intesa Sanpaolo Milano Filiale Terzo Settore IBAN IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286 • Banca della Valsassina Filiale di Lecco IBAN IT87 B085 1522 9000 0000 0501 306 Indicando nella causale: Fondo La Valletta – Monastero Bernaga
Le donazioni a favore delle monache del Monastero della Bernaga danno diritto a:
• detrazione IRPEF del 30% fino a 30.000 € all’anno
• deduzione dal reddito fino al 10% del reddito complessivo (riportabile per 4 anni) facendo pervenire alla Fondazione i propri dati entro la fine dell’anno.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL


















































