Montevecchia a numero chiuso: complice la fase 2, afflussi contenuti

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L'agente Sara Fumagalli, i volontari della Protezione civile e il sindaco Franco Carminati

Nel fine settimana appena passato è stato sperimentato il Montevecchia pass

Accesso all’alta collina riservato in auto solo ai residenti e agli autorizzati: fissato un tetto massimo di 500 presenze contemporanee

 

MONTEVECCHIA – Buona la prima. Ha funzionato, complice la limitazione agli spostamenti dovuta ai dispositivi di contenimento del Covid 19, la sperimentazione del Montevecchia pass, dispositivo escogitato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Carminati per disciplinare l’accesso all’alta collina. Sabato pomeriggio e domenica l’ingresso nella parte alta del paese è stato autorizzato in auto solo alle persone dotate del pass, mentre l’accesso a piedi e in bicicletta è stato conteggiato dalla Polizia locale e dai volontari della Protezione civile tramite un’apposita app. Chiusi (sempre nel weekend) anche, con un’ordinanza, alcuni sentieri che dal Parco del Curone portano direttamente in cima alla collina per evitare assembramenti.

Due le postazioni di controllo attivate lungo in via Belvedere (la strada che porta in cima alla collina) all’altezza dell’intersezione con via Donzelli e via Alta del Poggio mentre un altro stand è stato posizionato in piazzetta Agnesi per contingentare fino a un massimo di 150 le presenze a ridotto del santuario della Madonna del Carmelo. 500 invece il tetto massimo di persone previste contemporaneamente nella zona dell’alta collina in base alla nuova regolamentazione che verrà anche una volta terminata l’emergenza covid 19.

“Il nostro obiettivo è rendere l’alta collina fruibile e accessibile in maniera sicura e ordinata” puntualizza il sindaco, commentando poi la situazione registrata nel fine settimana appena andato in soffitta. “Abbiamo registrato un afflusso più modesto rispetto al previsto: non abbiamo infatti superato le 160 persone”.

Numeri decisamente più bassi rispetto a quelli con cui Montevecchia avrebbe fatto i conti in un sabato e una domenica di caldo e sole come quelli dello scorso settimana: “Le limitazioni dovute al coronavirus hanno inciso ed è giusto che sia stato così”. 70 i pass riservati ai congiunti in visita a familiari residenti nella zona alta di Montevecchia, che hanno quindi potuto salire in auto in tutta tranquillità. C’è stato anche qualche gitante proveniente dal Milanese che non sapeva delle nuove disposizioni, accettate comunque con serenità e buon senso. Non sono mancati ciclisti e camminatori, anche se la possibilità di svolgere attività motoria a piedi o in bici partendo esclusivamente da casa ha limitato la presenza ai soli sportivi allenati con abbastanza fiato e gambe per confrontarsi con le salite montevecchine.

“Diciamo che non abbiamo dovuto fare i conti con il popolo dei gitanti della domenica e questo ha permesso un avvio soft del Montevecchia pass. In settimana distribuiremo ai residenti il pass permanente per l’accesso in auto. Il sistema informatico di generazione dei pass, tramite il sito della Pro Loco, ha funzionato bene”.

Promosso anche il giro ad anello previsto per la salita e la discesa da piazzetta Agnesi utilizzando il sentiero dell’Oliva. Le regole, per il prossimo fine settimana, restano immutate anche perché legate di fatto alla fase 2 dell’emergenza covid 19. “Dal 18 maggio, con la riapertura graduale di alcune attività, allargheremo l’utilizzo del pass anche ad altre figure. Andiamo avanti un passo alla volta confrontandoci con la realtà”.

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