Montevecchia, materie prime troppo care: si arena la nuova biblioteca

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Le imprese non hanno firmato il progetto, chiedendo al Comune di restituire le polizze assicurative

Pendeggia: “Meglio non partire piuttosto che restare con i lavori a metà. Ora dovremo ripensare l’intero intervento”

MONTEVECCHIA – I lavori sarebbero dovuti partire nel giro di qualche settimana, ma il rincaro delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento dei materiale hanno bloccato, sul nascere, il progetto della nuova biblioteca comunale.

Un intervento da 600mila euro cullato dalla precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Franco Carminati, che aveva portato anche alla costituzione di un’associazione temporanea di imprese, formata dalle società Crea.Mi e Legnami Malugani, per la realizzazione del progetto.

Il sogno si è però interrotto il 14 febbraio, quando negli uffici del Comune di Montevecchia è arrivata la Pec, in cui veniva comunicata l’impossibilità da parte delle società costituenti l’Ati di firmare il contratto per l’inizio dei lavori, chiedendo allo stesso tempo la restituzione delle polizze assicurative.

I motivi? Il lungo periodo intercorso tra l’aggiudicazione dell’appalto e la richiesta di firma del contratto da parte dell’Amministrazione Comunale che hanno protratto oltre i termini stabiliti dal codice degli appalti la firma del contratto d’inizio lavori (60 giorni dall’aggiudicazione dell’appalto, di fatto tra luglio e settembre 2021). Una ragione formale a cui si è aggiunta una ben più sostanziale, visto che il ritardo ha anche portato, stante la conosciuta congiuntura economica, a “notevoli ed insostenibili aumenti di costi primari di materiali da costruzione (in maniera esponenziale) ma anche gravi difficoltà nell’approvvigionamento di materiali ed apprestamenti per l’esecuzione delle opere”.

Rincari che hanno portato le due società riunite nell’Ati a non voler proseguire con il progetto. Un no secco ribadito anche all’amministrazione comunale nel corso dell’incontro avvenuto lunedì scorso, 21 febbraio, convocato dal neo sindaco Ivan Pendeggia per sondare la possibilità di non perdere una progettualità così importante.

“Dal confronto è emersa una grande attenzione da parte delle società intervenute, a cui va tutta la stima per la franchezza e la trasparenza dimostrata, a non far partire un cantiere, che stanti le condizioni economiche in corso in merito a materie prime e approvvigionamenti, si sarebbe arenato di lì a poco per impossibilità da parte delle aziende di portare a termine i lavori pattuiti” puntualizza Pendeggia, sottolineando come al termine dell’incontro, a cui ha preso parte anche il responsabile dell’ufficio tecnico Daniele Crevenna e, per conto dell’Ati, la rappresentante legale dell’azienda Crea.Mi Srl Nazzarena Pini, sia stato concordato lo scioglimento contrattuale senza addebiti per nessuna delle parti convenute.

Il futuro della nuova biblioteca comunale è ora in salita: “Non essendo intervenute altre società nella gara d’appalto dovremo ripensare l’intero progetto. Abbiamo a cuore il futuro del centro culturale di Montevecchia per il quale abbiamo già ricominciato a lavorare” conclude Pendeggia.