Naviglio di Paderno, contributi dalla Regione. I sindaci: “Prioritaria la messa in sicurezza”

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Naviglio di Paderno

Si torna a parlare della valorizzazione del Naviglio di Paderno, opera che affonda le radici ai tempi di Leonardo

Stanziati dalla Regione dei contributi. Sindaci e Consorzio Est Ticino Villoresi: “La priorità è la messa in sicurezza del percorso”

PADERNO – In arrivo dalla Regione dei contributi per riqualificare anche il Naviglio di Paderno che verranno usati dal Consorzio Est Ticino Villoresi innanzitutto per interventi di messa in sicurezza dei percorsi lungo l’alzaia. E’ di alcuni giorni fa il comunicato, a firma dell’assessore regionale Claudia Terzi, con cui veniva dato conto che il Pirellone che ha stanziato 5,1 milioni di euro per progetti riguardanti i navigli lombardi.

Nello specifico 3.200.000 euro andranno per interventi riguardanti il Naviglio Grande, sul Ticino, e il Naviglio di Paderno, lungo tutta l’asta progettata a suo tempo da Leonardo che collega a Cornate. Oltre che gli interventi atti a garantire la sicurezza e funzionalità del canale ai fini irrigui e navigabili, specifici del naviglio Grande, dato che il naviglio padernese non è navigabile né usato a fini irrigui, il finanziamento regionale è previsto a copertura della realizzazione di un complesso di interventi mirati a incrementare il grado di sicurezza, anche attraverso la realizzazione di opere che interessano le sponde dei canali su cui insistono i percorsi fruitivi e di servizio lungo il sistema dei Navigli Grande e di Paderno. Non solo ma è prevista anche la predisposizione di adeguati dispositivi per la fruizione in sicurezza dei percorsi stessi realizzati lungo le alzaie (segnaletica di preavviso/pericolo, parapetti e balaustre, adeguamento del calibro e del fondo stradale, ove necessario, rallentatori).

Proprio i sindaci di Paderno Gianpaolo Torchio e di Cornate Giuseppe Felice Colombo avevano scritto a fine giugno una lettera indirizzata ad Alessandro Folli, presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi per rimarcare come il naviglio, inaugurato dagli Asburgo nel 1777, presenti attualmente gravi compromissioni e sia in buona parte invaso dalla vegetazione.

Sottolineando la condizione attuale e ripercorrendo la lunga storia, che affonda le radici nel 1500 con i primi studi e tentativi a cui aveva partecipato anche Leonardo da Vinci e di cui si trova traccia nel Codice Atlantico, i primi cittadini hanno rimarcato come, dopo la chiusura alla navigazione nel 1930 e la successiva sospensione negli anni Settanta del rilascio dell’acqua nel naviglio, a valle della presa della condotta che porta alla centrale Edison Bertini, il Naviglio di Paderno abbia subito un progressivo degrado.

Il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio

Una situazione ben fotografata dall’analisi sullo stato dei fatti dei manufatti storici dei canali e delle conche e sulla condizione idrogeologica del contesto effettuata dal Consorzio Villoresi grazie al contributo di 70mila euro stanziato dalla Regione, da cui è emerso come un intervento di riqualificazione sia possibile e necessario per valorizzare ulteriormente un punto di grandissimo valore ambientale, culturale e storico disposto sul percorso ciclopedonale che dal lago di Como porta fino a Milano, vicino al ponte San Michele del 1889 e le storiche centrali idroelettriche Bertini ed Esterle.

La riunione del Consorzio Est Ticino Villoresi in cui si è parlato del naviglio di Paderno

Semplice e diretta la richiesta dei Comuni che hanno anche anticipato la volontà di sedersi intorno a un tavolo con Regione, le Province di Lecco e di Monza Brianza, il Parco Adda Nord, il Consorzio Est Villoresi per un’intesa che porti alla progettazione e poi alla realizzazione di questa importante riqualificazione. Secondo i sindaci, la priorità è intervenire per interrompere il processo di invasione della vegetazione che sta compromettendo il fondo e le sponde del manufatto, rimuovendo i numerosi alberi già caduti nella sede del naviglio o a rischio di caduta nel canale e sull’alzaia al fine di mettere in sicurezza il percorso e non compromettere ulteriormente l’opera, aggravando i costi del futuro recupero.
Una linea, quella della necessità di dar luogo a una preventiva serie di interventi di manutenzione ordinaria, su cui sono convenuti anche i partecipanti all’incontro, promosso presso la sede milanese di EtVilloresi il 17 giugno alla presenza degli amministratori di Paderno e Cornate d’Adda, dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia e del Parco Adda Nord.