La presa di posizione del sindaco Gianpaolo Torchio dopo l’incontro di oggi in Regione
“La realizzazione del nuovo San Michele non può essere pensata fuori dalla gestione della viabilità e del traffico conseguenti”
PADERNO D’ADDA – Preoccupato e, di fatto, inascoltato, come da cinque anni a questa parte. Così si sente il sindaco di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio a poche ore dall’incontro tenuto in Regione a Milano per illustrare l’avvio del dibattito pubblico sulla realizzazione del nuovo ponte tra Paderno e Calusco che andrà a sostituire il San Michele.
“Sono molto preoccupato di un dibattito pubblico che viene avviato senza fornire il quadro completo delle infrastrutture viarie necessarie e connesse” sottolinea il primo cittadino, da sempre in prima linea nell’evidenziare come le opere pubbliche di potenziamento e sistemazione delle viabilità locale su cui, gioco forza, impatterà il nuovo San Michele debbano essere, in un contesto già in sofferenza dal unto di vista stradale, una priorità e non un contorno.

Senza nascondere il proprio rammarico Torchio evidenzia come “in nessuna delle tre opzioni presentate venga indicato come potrebbero essere gestiti i flussi di traffico che sappiamo, dai numeri forniti dalle stesse Rfi e Regione, sono destinati a triplicare e a portare più di 2000 mezzi pesanti a ridosso, se non dentro ai nostri centri abitati”.
In questa battaglia, Paderno non è però solo: ” So che questa è la preoccupazioni di tanti Sindaci dei comuni a noi vicini. Un nuovo ponte tra l’isola bergamasca e la Brianza serve, in primo luogo per garantire trasporti ferroviari migliori di quelli attuali sulla nostra linea. La sua realizzazione non può essere però pensata fuori dalla gestione della viabilità e del traffico conseguenti”.