Odissea al Mandic, l’Asst di Lecco si scusa e promette un medico in più

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Il Pronto Soccorso dell'ospedale di Merate

L’azienda ospedaliera risponde alle segnalazioni di attese bibliche al Mandic: “Testimonianze corrette”

L’Asst di Lecco si scusa e promette il potenziamento dell’ambulatorio dei codici minori, ovvero i bianchi e i verdi

MERATE – Le scuse pubbliche e una promessa: il potenziamento, a partire da aprile, del servizio. Come? Semplice, integrando l’ambulatorio dei codici minori, ovvero i bianchi e i verdi, con un ulteriore medico a tempo pieno. L’Asst di Lecco risponde così in merito alle segnalazioni di disservizi e tempi di attesa lunghissimi registrati al presidio ospedaliero Mandic di Merate. Due gli episodi incriminati: uno il 22 e l’altro il 28 febbraio.

Indagini interne

Su entrambi la direzione strategica di Asst Lecco e la Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero Mandic hanno predisposto un’indagine interna per indagare le cause dei disagi occorsi. E’ così emerso che quanto denunciato dai pazienti corrispondeva al vero. Ad affermarlo è la stessa azienda ospedaliera: “Quanto riportato dalle segnalazioni dell’utenza corrisponde effettivamente a quanto accaduto nelle due giornate del 22 e del 28 febbraio”.

Testimonianze corrette

Nella nota dell’Asst si legge: “In tali date, infatti, presso il Ps del Mandic i tempi di attesa per i codici bianchi/verdi sono risultati decisamente superiori alla media, complici una serie di concause. Il giorno 22 febbraio, infatti, si registrava in Ps un anomalo afflusso di utenza (tot. 118 accessi), che ha significato un importante superamento della media giornaliera degli accessi, che nel mese di febbraio 2019 è stata di 100,2 pazienti/die. La giornata, nello specifico, ha registrato l’accesso di 42 codici verdi, 39 blu, 24 gialli, 7 rossi oltre a 6 accessi per ricoveri determinati dagli specialisti ospedalieri. Il suddetto iperafflusso e la presenza di codici rossi e gialli hanno inciso in maniera notevole sull’allungamento dei tempi di attesa per i pazienti meno gravi”.

Il caso del 28 febbraio

L'Asst di Lecco si scusa
Il direttore generale Paolo Favini

“Rispetto alla giornata del 28 febbraio, invece, si constata la registrazione di un numero di accessi effettivamente nella norma e tuttavia l’assenza in quella data del supporto per i codici a bassa complessità ha contribuito negativamente al dilatarsi delle attese”. Da qui la decisione dei vertici guidati dal dg Paolo Favini: “Si comunica che, al fine di contenere le attese e di garantire quindi una più pronta presa in carico dell’utenza – fermo restando che l’organizzazione è modulata coerentemente al numero di accessi medi che afferiscono al nostro presidio – a partire dal mese di aprile verrà potenziato il servizio integrando l’ambulatorio dei codici minori (bianchi e verdi) con un ulteriore medico a tempo pieno, riducendo così il tempo di permanenza degli stessi all’interno del Pronto Soccorso”.

Personale richiamato anche per l’atteggiamento

Nella nota diramata dagli uffici di via dell’Eremo a Lecco c’è un passaggio relativo anche alla scontrosità registrata dal personale:  “Per quanto attiene l’atteggiamento comunicativo del personale, si è provveduto a ricordare la necessità di mantenere un approccio coerente con il ruolo ricoperto e con il contesto. Ci scusiamo apertamente con l’utenza per quanto accaduto e per il disagio avvertito”.