Odissea pendolari, Raos: “Quasi due ore per fare Osnago – Sesto San Giovanni”

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Foto d'archivio pre emergenza Covid

Consigliere comunale a Osnago, è stato portavoce del comitato dei pendolari del Meratese

Tre cambi di treno per fare 20 chilometri: “Situazione assurda. Il tutto nell’assoluta mancanza di informazioni”

OSNAGO – Ha raccontato, cinguettio dopo cinguettio, l’odissea pendolare che l’ha visto suo malgrado protagonista stamattina, mercoledì, insieme a tantissimi altri utenti di Trenord. E ha chiamato in causa nei suoi tweet anche l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, il Ministro delle infrastrutture Paola De Micheli e la stessa Trenord.

Guido Raos, consigliere comunale di maggioranza a Osnago, nonché portavoce del Comitato pendolari del Meratese fino a qualche tempo fa, ha documentato passaggio per passaggio le quasi due ore impiegate per raggiungere Sesto San Giovanni da Osnago.

Una situazione di disservizi e disagi che ha contrassegnato tutta la linea S8 (Lecco – Carnate- Milano) questa mattina, provocando ritardi, cancellazioni e soppressioni dei treni.

Il racconto

“Questa mattina sono arrivato in stazione alle 7 e sono riuscito ad arrivare a Sesto solo alle 8.50”. Nel mezzo è successo di tutto. Un treno che, complice un guasto alle porte, si è fermato a Carnate, dopo aver accumulato quasi un’ora di ritardo e un altro convoglio che, invece, ha concluso la corsa a Monza.

Il risultato? Per effettuare circa 20 chilometri, Raos e con lui le tante persone, sia esse lavoratori o studenti, che nonostante tutto scelgono ancora il treno come mezzo di trasporto per raggiungere Milano, hanno dovuto cambiare tre treni, chiaramente stracolmi e in ritardo.

Mancanza di informazioni

“Quello che mi e ci lascia veramente sgomenti è l’assoluto mancanza di informazioni da parte di Trenord – commenta-.  Noi pendolari siamo lasciati in balia del nostro destino nella speranza che arrivi prima o poi un treno che ci porti a destinazione”.

Abbandonati sui binari senza sapere dove sbattere la testa. “I treni che arrivano, quando arrivano, sono poi carichi all’inverosimile e non è detto che si riesca a salire”. Un problema, quello dell’eccessivo assemblamento di persone, registrato anche nelle stazioni: “A Monza parecchie persone non hanno fatto in tempo a prendere l’altro treno per Milano per via dell’intasamento registrato all’imbocco del sottopassaggio”.

Si allunga, ancora di molto, la famosa sciarpa dei ritardi

Una situazione assurda che vede i pendolari della linea S8 esasperati e stanchi. Dall’incontro tenuto a febbraio con tutti i sindaci del Meratese e del Casatese nulla sembra cambiato. Anzi, l’impressione è che la situazione sia ancora peggiorata tanto che la famosa sciarpa dei ritardi verrà ulteriormente allungata con pezzi rossi, corrispondenti ai mesi in cui gli utenti della linea hanno ricevuto il bonus per il ritardo.