Olgiate: a San Zeno la copia della Sindone, “provocazione all’intelligenza”

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Venerdì sera l’ostensione della copia ufficiale della sacra Sindone in chiesa a San Zeno

Una serata per approfondire il mistero della Sindone, specchio del Vangelo e provocazione all’intelligenza

OLGIATE – “Provo grande gioia nell’avere qui la copia ufficiale della sacra Sindone, il telo sacro che ci invita a riconoscerci nel volto dei sofferenti”. Con queste parole il parroco don Giancarlo Cereda ha accolto le persone intervenuti ieri sera, venerdì, in chiesa parrocchiale a San Zeno per l’ostensione ufficiale della copia della sacra sindone, concessa dalla parrocchia di Monte Marenzo, dove è custodita, in occasione della festa patronale del paese.

Un appuntamento importante ed emozionante a cui non hanno voluto mancare le autorità civili, con la presidente della Provincia Alessandra Hoffman, il vice sindaco Matteo Fratangeli e l’assessore Ilaria Bonfanti e religione con il vicario don Carlo Motta, il parroco di Olgiate don Emanuele Colombo e il collega di San Zeno don Giancarlo e monsignor Giuseppe Scotti, direttore dell’ufficio dei beni culturali della Diocesi di Milano.

Dopo la breve introduzione di Fiammetta Brumana che ha ricordato gli appuntamenti della festa patronale, è toccato al maestro Antonello Brivio, organizzato dell’evento intitolato “Ecce homo” presentare l’iniziativa parlando di un progetto che vuole rappresentare un’occasione “per rallentare il nostro passo”, nonché di una “provocazione, una riflessione e un’opportunità per soffermarci sull’importanza dei valori autentici che ruotano intorno alla persona e sognare un nuovo umanesimo. Credo che questo evento lascerà un segno non solo nella comunità di Olgiate Molgora”.

Tutto è nato da un incontro tra Brivio, lo storico Massimo Cogliati e il professor Massimo Tavola, docente di religione alle scuole medie Manzoni e promotore di un progetto analogo al Santuario della Madonna del Lavello a Calolzio lo scorso anno. “La Sindone diventa l’occasione per ascoltare l’uomo del silenzio, del dolore, della passione, del perdono e della rinascita. Troviamo l’uomo della Sindone in tanti nostri fratelli dimenticati e abbandonati e nelle guerre del potere occulto. In questo progetto la musica diventa l’elemento distintivo. Non un accompagnamento o un sottofondo, ma uno strumento di comunicazione e di riflessione per rimettere al centro il valore della dimensione spirituale e contemplativa della vita”.

E sono state proprio le note a scandire la serata con il maestro Salvo Sgrò e il tenore Nao Mashio impeccabili nell’interpretazione dell’Ave Maria e dell’Ave Verum composte da Brivio e di un’invocazione di Angelo Bettinelli.

Non meno sentite le parole di monsignor Scotti che ha spronato tutta la comunità a tenere gli occhi aperti non solo sulla bellezza della Chiesa e del paesaggio circostante ma anche sugli uomini: “La sindone non racconta tanto la morte ma parla della resurrezione e ci obbliga a riflettere su chi vogliamo essere”.

Dopo gli interventi del vice sindaco Fratangeli e della presidente della Provincia Hoffman è toccato al professor Massimo Tavola fornire delle dettagliate spiegazioni tecniche sulla sindone, l’oggetto più studiato al mondo, illustrando come le macchie d’acqua e le bruciature presenti sul telo siano dovute agli incidenti di conservazione avvenuti nel corso dei secoli. “E’ impressionante come si riconosca benissimo l’impronta di un uomo che ha sofferto ed è morto davvero. Troviamo poi molte corrispondenze tra quanto riportato nei Vangeli sulla morte e la crocifissione di Gesù. Troviamo i segni della flagellazione, della corona di spine, delle percosse, delle abrasioni dovute al trasporto dell’asse di legno e della crocifissione, oltre alla ferita al costato prodotta con una punta di lancia. La Sindone è proprio specchio del Vangelo e provocazione all’intelligenza” ha concluso Tavola ricordando i prossimi appuntamenti della rassegna promossa dalla parrocchia grazie alla scuola di musica Eugenio Nobili.

Tra questi, una menzione particolare è stata rivolta al doppio appuntamento con il sindonologo di Torino Bruno Barberis con gli incontri venerdì 21 alle 21 in chiesa a San Zeno intitolato “Via Crucis con la Sindone” e sabato 22 alle 21 al Teatro San Giuseppe di Olgiate con “La Sindone speccjho del Vangelo e provocazione all’intelligenza”.