Olgiate. Casa di comunità “vuota”: i circoli Pd chiedono un incontro con Favini

Tempo di lettura: 2 minuti
Olgiate Molgora casa di comunità

La lettera è firmata dal segretario Tropenscovino e dall’ormai ex consigliere regionale uscente Straniero

La richiesta di incontro con Favini è supportata da 170 firme

OLGIATE – Una lettera, supportata da 170 firme, per chiedere un incontro con il direttore generale di Asst Lecco Paolo Favini per parlare della casa di comunità di Olgiate Molgora, non ancora entrata pienamente in funzione, e chiedere informazioni sulla sostituzione del medico di base Roberto Mantica, andato in pensione a fine 2022.

E’ quanto ha inviato nei giorni scorsi la federazione della Provincia di Lecco del Partito Democratico insieme ai Circoli Pd di Olgiate Molgora, Calco, Brivio, Airuno e La Valletta, scesi in campo nelle scorse settimane per promuovere una petizione con al centro il tema della sanità. Diverse le tematiche alla base della richiesta di incontro, firmata da Manuel Tropenscovino, segretario Federazione Partito Democratico Lecco e Raffaele Straniero, ormai ex consigliere regionale: “Vogliamo sapere quando entrerà in funzione il punto unico di accesso (PUA) con il servizio di accoglienza, informazione e orientamento alle diverse opportunità sociali, sociosanitarie e sanitarie e quando prenderanno servizio gli specialisti che devono usare i macchinari giacenti inutilizzati: un ecografo, lo spirometro, l’elettrocardiografo”.

Non solo. Tra le richieste quella di sapere quando inizierà l’integrazione tra i medici di medicina generale, l’infermiere di famiglia e i medici specialistici in collegamento con i medici degli ospedali di Lecco e Merate e quanti infermieri di famiglia assisteranno i pazienti dei 5 Comuni con percorsi di cura personalizzati e, fra questi, quanti saranno disponibili in ambulatorio su appuntamento, da remoto o a domicilio. Infine quando verrà attivata la presenza dello psicologo garantita in accordo con i Comuni.

Alla base della raccolta firme anche la questione della mancata sostituzione del medico di base recentemente andato in pensione Roberto Mantica con gli ormai ex assistiti dirottati sull’Amt, ambulatorio medico temporaneo.