Olgiate: dagli studenti del Viganò l’opuscolo illustrato per i bambini ucraini

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Ieri pomeriggio la consegna degli opuscoli illustrati realizzati dagli studenti del Viganò ai bimbi ucraini

Il progetto è nato all’interno dell’alternanza scuola – lavoro

 

OLGIATE – Funziona come una sorta di mini dizionario illustrato, pensato anche e soprattutto per i più piccoli. E’ stato distribuito ieri pomeriggio, venerdì, nel corso dell’incontro promosso dall’amministrazione comunale con le famiglie ucraine ospitate nel territorio comunale il quadernetto realizzato da alcuni studenti dell’istituto Viganò pensato e realizzato per agevolare la comunicazione tra i profughi ucraini e le famiglie ospitanti.

L’incontro, tenuto dall’assessore ai Servizi sociali Maurizio Maggioni alla presenza anche del vice sindaco Matteo Fratangeli, è servito anche per dare il benvenuto alle famiglie, circa una cinquantina, che sono giunte in queste settimane dall’Ucraina per fuggire alla guerra.

“Il numero cambia di giorno in giorno, perché la situazione è in continuo divenire” ha spiegato Maggioni, illustrando anche, insieme all’assistente sociale Jessica Graffato, quali sono state le azioni messe in campo finora da Comune e distretto per gestire l’emergenza Ucraina. Tutte le comunicazioni sono state tradotte dalla signora Livia superando così la barriera linguistica. Ed è proprio nella direzione della riduzione dell’ostacolo linguistico che si inserisce il lavoro svolto da quattro studenti di 4 L dell’istituto Viganò, orgogliosi di aver dato il loro contributo in questa vicenda.

“Abbiamo raccolto l’input arrivato dal Comune di Olgiate attraverso una nostra docente Kinzica Soldano: quattro studenti, già impegnati in un percorso di alternanza scuola lavoro si sono buttati a capofitto in questa proposta” ha spiegato il professor Silvio Dessì, pronto a evidenziare come i ragazzi abbiano dato il meglio di sé in questa emergenza. “Il progetto si è rilevato molto interessante anche perché ha permesso di capire, in modo concreto, che la grafica non è solo vendere un progetto, ma è soprattutto comunicazione sociale”.

“Ce l’abbiamo messa tutta” hanno riconosciuto Sarah El Achari e Samantha Shehi – E siamo felici di dare un aiuto in questo momento delicato”. Mattia Montesano e Manuel Balconi hanno poi parlato degli aspetti tecnici: “Abbiamo progettato su fogli di carta l’opuscolo e grazie a un nostro compagno bilingue Serhiy Galushka abbiamo tradotto le parole. Dal disegno su carta siamo poi passati al computer realizzando i disegni con diversi software. Abbiamo ritagliato e plastificato le carte che si potranno attaccare e staccare con il velcro in una sorta di gioco per muovere i primi passi nella nostra lingua”.