Olgiate, danni da maltempo: 22 segnalazioni per 289mila euro

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Allagata via Dei Pini

L’assessore Matteo Fratangeli ha relazionato in consiglio rispondendo all’interrogazione della minoranza

Il Comune ha chiesto un incontro per analizzare il problema del fosso del Calendone, responsabile degli allagamenti in via Dei Pini

OLGIATE MOLGORA – Ventidue segnalazioni (diciotto da privati e quattro da aziende) per un totale di 289mila euro di danni. Sono numeri importanti quelli registrati in Comune a seguito della violenta ondata di maltempo che ha colpito, lo scorso 22 agosto, il Meratese. Anche Olgiate ha registrato danni, con problemi che si sono concentrati principalmente in via dei Pini, in via del Calendone e in via della Corna, dove è crollato un muro.

Martedì sera l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Matteo Fratangeli ha fatto il punto della situazione, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Pierantonio Galbusera. “Ci siamo mossi subito invitando la popolazione a presentare la dichiarazione dei danni subiti – ha puntualizzato l’assessore – e inviando alla Regione, tramite il Rasda, la scheda relativa al primo accertamento dei danni. Come fatto anche dalla Provincia, abbiamo chiesto al Pirellone di attivarsi per la dichiarazione dello stato di emergenza”.

Gli interventi posti in essere subito dopo il nubifragio

Fratangeli ha dato poi anche conto degli interventi messi in campo all’indomani del nubifragio con il transennamento di una porzione di strada in via Regondino dove si era registrato uno smottamento, la rimozione dei detriti di un muro crollato in via della Corna, la pulizia dei detriti in località Borlengo via Montale e la sistemazione dell’asfalto divelto in località Pianezzo.  “Dal nostro insediamento abbiamo dovuto affrontare più volte il problema del rischio idraulico del territorio comunale. Con problemi, risolti, nella frazione di Pianezzo, in via Bagaggera e in via Regondino, e gli interventi, nell’estate 2016, di pulizia e ripristino della conformazione originale dell’alveo del torrente Bevera, tra via XXV Aprile e via Nazionale”.

Due incarichi specifici

L’assessore ha poi sottolineato i due incarichi specifici affidati per lo studio di gestione del rischio idraulico nel Comune e di verifica idraulica del torrente Molgora grazie ai quali sarà possibile, insieme allo studio idrogeologico e alla progettazione preliminare, procedere a un’analisi precisa del rischio idraulico del Comune di Olgiate Molgora per programmare interventi strutturali e non.

Il muro caduto in via Della Corna

Il problema del Calendone

Nella sua corposa relazione, l’assessore ha passato in rassegna anche la zona di via Aldo Moro e via Papa Giovanni, interessata agli allagamenti, oltre per il sottodimensionamento delle fognature, anche per il fatto che il ricettore, fosso Calendone, durante eventi temporaleschi riceve più acqua di quanta ne può smaltire. “Anche potenziando le fognature, senza intervenire sullo sbocco in località la Sbianca quando il livello del torrente si alza le acque non defluiscono. Dall’evento del 22 agosto è stato rilevato che allo sfioratore in località Calendone il livello dell’acqua è arrivato a circa 50 cm al di sopra del limite superiore dello sfioratore e tale quota è superiore al livello della zona di via dei Pini. Ciò significa che la zona si allaga sì perché l’acqua non defluisce, ma anche perché il livello dell’acqua nel fosso si alza al di sopra della quota della zona”.

L’amministrazione comunale ha chiesto a Rfi, ai Comuni di Merate e di Calco, al Parco del Curone e a Lario reti Holding un incontro per affrontare il problema del fosso del Calendone. Alcuni tecnici sono già al lavoro per studiare le azioni volte a ridurre/eliminare tali inconvenienti.