Olgiate, Gente di Pianezzo reclama la Ztl: “Siamo la porta d’accesso al Parco del Curone”

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Anche Pianezzo vuole essere coinvolto nel giro di ordinanze per chiudere l’accesso ai non residenti nel weekend

Torello: “Non possiamo aspettare un altro anno in queste condizioni in attesa dei risultati degli studi sul traffico”

OLGIATE – Istituire, il prima possibile, una zona a traffico limitato a Pianezzo nel fine settimana per “liberare” la frazione olgiatese dall’assalto dei visitatori del Parco del Curone. E’ quanto chiede in maniera diretta l’associazione Gente di Pianezzo, cogliendo al balzo la palla offerta dagli incontri, organizzati dall’amministrazione comunale, con i residenti delle frazioni di Mondonico (porta al Monte di Brianza) e di Beolco (da cui è possibile accedere al Curone).

Così come anticipato dal vice sindaco Matteo Fratangeli l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di organizzare, al più presto, un incontro anche a Pianezzo, frazione in cui sembra però più difficile, per conformazione geografica, riuscire a proporre la chiusura delle vie di accesso alla frazione così come proposto, a partire dal 3 aprile, a Mondonico e Beolco.

 

Una difficoltà intrinseca riconosciuta anche dal presidente di Gente di Pianezzo Guido Torello, pronto però a ribadire come questa maggior “fatica” non possa diventare un alibi: “E’ vero, a Pianezzo bisogna riuscire a gestire l’afflusso da tre strade, ovvero da chi arriva da Pagnano, da Olgiate e da Regondino. Come associazione siamo disponibili a svolgere la nostra parte, mettendo a disposizione volontari per la gestione di un servizio d’ordine per garantire il passaggio delle auto autorizzate e dirottare altrove quelle che non possono transitare”.

Scartata, almeno per ora, l’ipotesi di realizzare un parcheggio in un’area verde circostante: “Non si è riusciti a trovare la disponibilità dei privati, ma del resto non si può chiedere a delle aziende agricole della nostra frazione di sacrificare parte dei loro terreni per improbabili parcheggi”. Per Torello, l’unica soluzione perseguibile, che si affiancherebbe alla mission del Parco di garantire un turismo sostenibile nel polmone verde della Brianza, è quella di incentivare ancora di più l’uso delle navette e la conoscenza dei sentieri, permettendo così un accesso al verde direttamente a piedi dalle stazioni di Cernusco e Olgiate.

“Di certo, non possiamo aspettare un altro anno in queste condizioni in attesa che uno studio sulla mobilità e sugli accessi al Parco ci indichi quale sia la strada migliore da seguire – sbotta il presidente dell’associazione della frazione olgiatese, riferendosi al progetto promosso dal presidente Marco Molgora -. Pianezzo è la porta di accesso principale alla Valle del Curone e non può essere dimenticato dall’insieme di ordinanze promossa dai Comuni di Olgiate, La Valletta, Sirtori e Montevecchia per fare rete e affrontare in maniera congiunta l’assalto dei turisti mordi e fuggi”.
Pasquetta ormai è dietro l’angolo e l’auspicio, a Pianezzo, è che si possa riuscire a sperimentare qualcosa prima.