Olgiate, investiti 476mila euro per il diritto allo studio: crescono gli studenti con problematiche

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Nell’ultimo consiglio comunale sono stati illustrati numeri e finalità del piano di diritto allo studio

Aumento vertiginoso degli alunni con certificate delle problematiche: da 25 a 32 in un solo anno

OLGIATE – “Un paese con una scuola viva è un paese vivo”. E’ il motto che sta guidando l’assessore Paola Colombo, convinta sostenitrice dell’importanza di sostenere la crescita delle giovani generazioni attraverso, in primis, investimenti idonei e funzionali nelle scuole del paese, Con entusiasmo e partecipazione, l’assessore ha illustrato giovedì sera in consiglio comunale numeri e finalità del piano di diritto allo studio. “Complice anche l’apporto fornito dagli stranieri, Olgiate si contraddistingue per essere un paese in crescita, anche se lenta. Rispetto alla media nazionale contrassegnata da un segno meno, registriamo infatti un segno più”. La media di bambini nati è di 54 e tendenzialmente 3 famiglie su 4 iscrivono i propri figli nelle scuole del paese.

Attenzione ai passaggi delicati tra un ordine e l’altro di scuola

“Ci siamo focalizzati su tre assi portanti che rappresentano il passaggio, a volte molto delicato, tra differenti ordini di scuola. E’ il caso del passaggio dall’infanzia alla primaria, per cui abbiamo previsto un particolare gruppo di lavoro con le coordinatrici dei diversi plessi, di quello della medie alle superiori dove è previsto un lavoro di orientamento scolastico tramite un counselor che seguirà gli studenti anche in prima superiore. Infine per il passaggio all’università, abbiamo previsto la creazione di un’aula studio”. Complessivamente gli investimenti ammontano a 476mila euro, escluse le opere di manutenzione del verde e quelle edili. Il 36% di questa somma serve a coprire interventi per le pari opportunità, ovvero progetti e iniziative rivolte a studenti con particolari problematiche, il cui numero appare in progressiva crescita. 35mila gli euro invece riservati ai progetti, 133mila i soldi riservati alle scuole dell’infanzia paritarie.

In primo piano l’assessore Paola Colombo

La mensa come luogo di educazione alimentare

Quanto alla mensa, l’assessore ha ribadito come questa abbia anche, come rimarcato anche da una recente sentenza della Cassazione, una funzione educativa perché contribuisce alla socializzazione e all’educazione alimentare dei bambini. “Con Punto Ristorazione, l’azienda che gestisce il servizio, abbiamo puntato già da tempo sull’importanza di proporre un pranzo sano fuori casa, puntando su prodotti a Km zero, agricoltura biologica. Il costo del buono pasto è di 4.45 euro, con l’incremento Istat di 1 centesimo”. Venendo alla voce trasporti, il Piedibus è attualmente attivo con due linee, quella arancione con 40 alunni e quella verde con 18 studenti mentre sono 42 i volontari coinvolti. Per il trasporto con lo scuolabus, l’amministrazione comunale ha attivato il servizio di comunicazione broadcast tramite whatapps, per informare su eventuali ritardi del servizio senza lasciare le famiglie in ambasce. “Abbiamo ottenuto che tutti gli scolari dell’infanzia entrino in classe per le 9.35 e non è stato facile visto l’ampio giro che deve effettuare lo scuolabus”.

36% delle risorse per le pari opportunità

Gli assessori Matteo Fratangeli e Maurizio Maggioni e a destra il sindaco Giovanni Battista Bernocco

Tra i progetti riservati agli alunni con problematiche, spiccano le 273 ore di counselling scolastico, lo screening dsa, i follow up con laboratori e i progetti Scompiti – Evo riservati ai ragazzi con problemi certificati. L’assessore Matteo  Fratangeli ha invece illustrato i progetti rivolti all’ambiente, sottolineando in particolar modo quelli promossi insieme al parco di Montevecchia. Tra le iniziative rivolte alle scuole medie, vanno registrate il consiglio comunale dei ragazzi, le attività di promozione della lingua inglese e quelli a una sana attività sportiva con Io tifo positivo, ma anche l’economia spiegata ai ragazzi, il concorso di pittura, l’orto, la cucina. Per la primaria si segnalano il progetto di educazione stradale promosso con la Polizia locale, i giochi studenteschi e anche l’iniziativa contro lo spreco alimentare promossa in accordo con Soroptimist denominato “Io il cibo non lo spreco”.

Le richieste della minoranza

I consiglieri di minoranza di Uniti per Olgiate

Una spiegazione lunga e articolata a cui sono seguite le richieste di puntualizzazione da parte della minoranza. Il capogruppo Pino Brambilla ha chiesto lumi sull’incremento dei soldi destinati alle pari opportunità chiedendo che questi maggior stanziamenti non vadano a scapito dei progetti scolastici. “Abbiamo un aumento degli studenti con problematiche. Siamo passati da 25 a 32 alunni certificati” “Purtroppo è una spesa in salita . Ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali Maurizio Maggioni che è anche vice presidente del distretto – . Come distretto c’è la volontà di effettuare dei progetti ad hoc su questo tema che riguarda tutti i Comuni”. Agnese Mozzanica ha chiesto invece se fosse possibile aumentare il numero di buoni pasti scontati al 50%, ora stimati in 3mila. “Sarebbe interessante capire come mai un quarto delle famiglie non iscrive i bimbi nelle nostre materne, capendo se iscrive i figli da altre parti oppure se non li iscrive proprio alla materna, essendo un ordine di scuola non obbligatorio”.

Le sorti dell’istituto comprensivo

Sempre Mozzanica ha chiesto lumi sulle sorti dell’istituto comprensivo, dopo l’ipotesi di accorpamento tra quello di Olgiate – Calco e quello di Brivio – Airuno. “Sono dell’idea che dal confronto possano nascere migliorie e più spunti. Come Comune abbiamo approvato la delibera di via libera al progetto di accorpamento tra i due istituti, anche Calco lo ha fatto e anche il consiglio di istituto si è espresso a favore. A questo punto però è una decisione che spetta completamente al Provveditore. Noi abbiamo dato parola e andremo fino in fondo”.