Olgiate: la casa dei Ragazzi diventa più grande. Dopo anni di attesa, al via i lavori all’area Nava

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L’intervento è in carico alla Casa dei Ragazzi Fondazione Iama e ha un costo di 7 milioni di euro

Verrà creata una nuova residenza per disabili da 40 posti: “Un progetto che tiene conto dell’inclusività e delle nuove sfide imposte dal Covid”

OLGIATE – Una nuova casa per continuare a essere un punto di riferimento non solo per le persone fragili e le loro famiglie, ma per l’intero territorio. E’ questo lo spirito emerso quest’oggi, lunedì 19 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori di realizzazione della nuova Rsd, residenza sanitario assistenziale per persone con disabilità che la Casa dei ragazzi Iama onlus realizzerà all’area Nava.

Il rendering della nuova Rsd della Casa dei ragazzi a Olgiate

Un percorso lungo e complesso iniziato nel 2015 con i primi accordi con l’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Dorina Zucchi e perfezionato con l’acquisto, nel 2017, del terreno agricolo posto tra la strada che scende da San Zeno e le vecchie cascine dell’area Nava. “Il giorno delle vendita avevamo ingenuamente pensato di essere a buon punto con la realizzazione del sogno della Casa dei ragazzi di ampliare i propri spazi restando a Olgiate – ha confessato il sindaco Giovanni Battista Bernocco, senza nascondere di essere emozionato come il giorno della vittoria delle elezioni -. Non immaginavamo neanche l’enorme trafila burocratica, fatta di passaggi in Soprintendenza e discussioni con gli uffici, a cui siamo dovuti andare incontro insieme alla Fondazione Iama onlus. Per questo essere qui oggi è davvero una enorme soddisfazione”.

Da settimana scorsa le ruspe sono entrate in azione e stanno iniziando a delimitare il campo di azione all’ombra delle vecchie cascine dell’area Nava. “Sembra un terreno come tanti, eppure erano tantissimi i vincoli a cui era sottoposto” ha incalzato l’ingegner Enrico Maria Alemanni, progettista insieme agli architetti Pierluigi De Stefano ed Elena Galvagnini di Milano. “Per questo i confronti con i tecnici sono stati numerosi e alla resa dei conti proficui – ha spiegato l’ingegnere – . Basta pensare che il tetto della struttura è a verde e anche i pannelli fotovoltaici avranno una copertura a verde proprio per ridurne l’impatto ambientale”.

Ruspe in azione all’area Nava

La struttura si svilupperà su 3mila metri quadri e sarà destinata a ospitare 40 persone. “Abbiamo pensato a due nuclei da 20 persone, ciascuno impostato secondo l’idea della famiglia. Gli spazi saranno ampi e ariosi, ben al di sopra con i nostri 90 mq a ospite del rapporto di 40 mq a persona previsto dalla Regione” ha ribadito l’architetto Pierluigi De Stefano, evidenziando anche come la progettazione abbia dovuto fare i conti, in corso d’opera, con le nuove regole e i tanti limiti imposti dal Covid.

“Questa nuova Rsd ha ora anche questo valore aggiunto, ovvero che è stata pensata per gestire l’emergenza scattata con la pandemia da Covid 19 e da qualsiasi altro virus si dovesse presentare in futuro”.

I progettisti hanno poi spiegato di aver invitato a partecipare al bando da oltre 7 milioni di euro per la realizzazione della nuova Rsd della Casa dei ragazzi cinque imprese lombarde, tra cui è stata poi selezionata la Borio Mangiarotti, rappresentata questa mattina dal consigliere delegato Marta Stella: “Ora tocca a noi trasformare questo bel progetto in realtà e siamo pronti a fare la nostra parte” le parole entusiaste di chi avrà ora 12 mesi di tempo per arrivare al taglio del nastro della nuova Rsd.

“Siamo orgogliosi di aver qui a Olgiate una struttura come questa, che rappresenta un servizio per le famiglie e per l’intera comunità” ha rimarcato il vice sindaco Maurizio Maggioni, stamattina presente in qualità di vice presidente del Distretto di Lecco mentre l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Fratangeli ha voluto ricordare come, insieme alla Casa dei ragazzi, siano in cantiere anche altri progetti, come quello della greenway sull’ex sedime ferroviario, candidato a ricevere un finanziamento della Fondazione Cariplo, per trasformare Porchera nel borgo dell’inclusività.

Un discorso, quello relativo alla capacità di fare rete e costruire insieme rapporti, ribadito anche da Elena Rolandi, presidente della Fondazione Iama onlus: “Il nostro obiettivo è migliorare il benessere delle persone, prendendoci cura di quelle più fragili e includendo l’intera comunità”. “Ci fa piacere – le ha fatto eco Donatella Puccia, direttrice della struttura olgiatese – che questa nuova Rsd resti vicino alla fattoria didattica e a botteghaus, rappresentando un continuum con il territorio. L’esigenza, già riscontrata in passato, di avere spazi più ampi è diventata ancora più urgente quando è esploso il Covid, rendendo evidente il fatto di dover ripensare queste strutture anche per quando ci si ammala”.

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