La tavola rotonda è in programma venerdì 16 maggio allo Stallazzo
L’iniziativa, promossa dalla cooperativa Solleva, arriva a un anno dalla frana che ha interrotto la mobilità ciclopedonale lungo l’alzaia dell’Adda
PADERNO D’ADDA – Insieme per non dimenticare e, soprattutto, per andare oltre la frana costruendo nuove strade. E’ l’obiettivo dell’incontro in programma allo Stallazzo venerdì 16 maggio a partire dalle 11.
Un appuntamento che arriva a un anno di distanza dalla frana che si è abbattuta lungo l’alzaia dell’Adda, bloccando il transito nel tratto compreso tra la centrale Bertini e la Conca Madre, nella zona eco museale del Parco Adda Nord.
“Dal 16 maggio scorso la ferita è aperta e da allora sono state spesi fiumi di parole, ma ad oggi traspare ancora poca, poca concretezza” puntualizza Luigi Gasparini, direttore della cooperativa Solleva, che gestisce il ristoro Stallazzo, realtà gravemente provata dall’interruzione della mobilità ciclopedonale lungo l’alzaia del fiume. “Abbiamo dovuto ridurre il personale, chiudere durante l’inverno e siamo riusciti ora a riaprire nel fine settimana solo grazie ai volontari” aggiunge Gasparini ricordando come il punto di ristoro fosse stato pensato della cooperativa sociale Soleva quale opportunità per il reinserimento lavorativo e sociale di persone diversamente svantaggiate.

La sussistenza di questa realtà è ancora oggi fortemente a rischio, messa in bilico da un dissesto idrogeoligico che, rimarca il numero uno di Solleva, “non ha però origini fatali e misteriose, ma trova ragione nella mancanza di attenzioni dell’uomo”.
E proprio per questo, la cooperativa chiama ora a raccolta tutti per guardare avanti e dare una chance concreta allo Stallazzo. “Dopo iter complessi, fatti da riunioni faticose, considerata anche la polverizzazione delle competenze sull’area, il denaro per la riparazione del danno è stato trovato e Regione Lombardia ha stanziato un milione e mezzo di euro o poco più, attraverso la Provincia di Monza Brianza che ha la competenza territoriale del luogo della frana. Si tratta ora di dare concretezza alle intenzioni e tramutare in azioni i propositi perché la frana è ancora tutta lì sul posto e in un anno non è stato rimosso un sassolino”.
Da qui la tavola rotonda di venerdì che trae forza anche dal grande sostegno ricevuto con la raccolta firme sostenuta da circa 4mila persone. “L’biettivo è fare il punto della situazione e far scaturire progetti affinchè l’oggettiva difficoltà del momento possa diventare strumento di unità e stimolo per costruire nuove strade, anche in senso figurato”.
All’incontro hanno già dato adesione sindaci, consiglieri provinciali e regionali, parlamentari, i dirigenti del Parco Adda Nord, la cooperativa Solleva, il Rotary Club, le Pro loco e diverse associazioni.