Osnago: “E’ andato tutto bene?” Una serata per riflettere sulla gestione dell’emergenza Covid

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L’incontro, promosso da Progetto Osnago, si terrà giovedì 22 ottobre in sala civica

Ospiti diversi medici che hanno affrontato l’emergenza covid nel nostro territorio

OSNAGO – “La curva del contagio nelle ultime settimane sta rialzando la testa: a maggior ragione occorre una riflessione per non ripetere errori passati, per rivedere scelte forse non opportune”. E’ questa la premessa che sta alla base dell’incontro in programma giovedì 22 ottobre alle 20.45 in sala civica. Una riflessione, quella proposta da Progetto Osnago, che ruoterà intorno allo slogan dell’emergenza Covid, chiedendosi se “E’ andato tutto bene? Riflessioni sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia”.

La tavola rotonda vedrà protagonisti come relatori il sindaco di Osnago Paolo Brivio, il primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Merate Davide Guzzon, il direttore sanitario Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco Andrea Millul, il medico di famiglia del distretto di Merate Laura Rossi e il consigliere regionale nonchè medico neonatologo Michele Usuelli.

La serata è aperta al pubblico, ma i posti sono limitati a 56 per rispetto delle normative antiCOVID, l’ingresso è con mascherina e la prenotazione obbligatoria alla mail progetto.osnago@gmail.com indicando il cellulare.

Per chi non potesse intervenire sarà trasmessa la diretta streaming della serata sulla pagina facebook di Progetto Osnago https://www.facebook.com/progettosnago
Sarà riservato uno spazio alle domande del pubblico, chi volesse anticipare le proprie può scriverle sin d’ora aprogetto.osnago@gmail.com
“Ricordate la foto dell’infermiera che crolla stremata dalla fatica nel periodo dell’emergenza COVID-19?  Emblematica della situazione, quella foto fece il giro del mondo mentre la Lombardia stava pagando un prezzo altissimo di vite umane all’epidemia di COVID-19 – ribadiscono nella presentazione della serata gli organizzatori di Progetto Osnago – .
Quell’immagine non la vogliamo dimenticare. Non solo per ricordare chi è morto e fare memoria del sacrificio di chi ha dato tutto per salvare vite umane, ma perchè non vogliamo che si ripeta. Mai più. Per questo occorre una riflessione collettiva su quanto è successo. Siamo vicini al territorio bergamasco che ha tanto sofferto ed ha visto le strutture sanitarie andare in crisi di fronte all’epidemia. Occorre riflettere insieme sulle linee di indirizzo della nostra Sanità regionale e di come sia possibile organizzarla affinchè sia in grado di prevenire e gestire al meglio le emergenze. Mettendo al centro la salute dei cittadini”.