Osnago: il bene confiscato destinato ai profughi ucraini? Chiesto un sopralluogo

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La Prefettura ha scritto in Comune chiedendo di poter organizzare un sopralluogo all’appartamento di via delle Robinie

Il sindaco Brivio: “Abbiamo fatto presente che l’immobile è privo di infissi e ribadito anche l’interessamento dei carabinieri forestali”

OSNAGO – Lo stimolo è arrivato, su scala nazionale, niente meno che dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese. E così la Prefettura di Lecco ha contattato settimana scorsa l’amministrazione comunale di Osnago per valutare la possibilità di accogliere dei profughi ucraini nell’immobile di via delle Robinie confiscato alla criminalità organizzata.

La notizia è emersa durante il consiglio comunale di giovedì scorso durante la discussione della mozione di solidarietà al popolo ucraino e ferma condanna all’invasione russa presentata dalla maggioranza di Progetto Osnago.

A sinistra Marco Riva

Nella lunga e articolata discussione, conclusa poi con l’approvazione del testo con i voti della sola maggioranza (il gruppo di minoranza si è astenuto ritenendo la mozione, seppur condivisibile, intrisa di retorica e ipocrisia), il consigliere di opposizione Marco Riva ha portato al centro del dibattito la questione dell’immobile, situato nel quartiere Marasche, confiscato qualche anno fa alla mafia. “E’ un immobile fermo da anni che ora può diventare più importante di prima, perché può ospitare dei profughi di guerra. Per questo chiediamo che la Giunta acquisisca nel più breve tempo possibile l’appartamento, eseguendo i lavori che servono, finanziabili al 99% tramite fondi, destinandolo ai profughi ucraini”.

Il sindaco Paolo Brivio

Puntuale la risposta del sindaco che ha ricordato come l’input sulla ricognizione della disponibilità dei beni confiscati in Italia sia partita dal ministro Lamorgese. “Faccio notare però che finché il Governo non attiverà canali ufficiali di arrivo dei profughi stiamo parlando di poche decine di persone presenti ufficialmente in questo momento in Italia. Per questo è importante attivare i canali al più presto perché stiamo predisponendo reti di accoglienza importanti a cui non corrisponde nessun arrivo ufficiale”. Brivio ha poi condiviso la sua esperienza professionale in Caritas: “A oggi (giovedì 10 marzo, ndr), abbiamo ricevuto 1.085 disponibilità all’accoglienza di profughi da parte di parrocchie e famiglie. Si sta faticosamente capendo con le Prefetture come poter incrociare queste disponibilità dei privati con gli arrivi informali”.

Quanto all’immobile confiscato a Osnago, Brivio ha evidenziato come dalla Prefettura di Lecco sia giunta la richiesta di poter effettuare un sopralluogo allo stabile: “Abbiamo preparato subito la risposta precisando che il bene è in pessime condizioni perché privo degli infissi. Il che vuol dire che prima di poter accogliere delle persone, è necessario effettuare degli interventi robusti. Abbiamo altresì ricordato che i carabinieri forestali hanno manifestato un interesse a rilevare l’immobile (qui l’articolo) tanto che la nostra disponibilità ad acquisire l’immobile, manifestata il 15 dicembre scorso all’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, è stata congelata”.